La BCE ha annunciato la verifica dei bilanci dei principali istituti bancari, per verificare eventuali errori nell’ambito della prima applicazione del nuovo principio contabile: Ifrs9.
La vigilanza della BCE mette nel mirino le valutazioni contabili delle banche legate all’Ifrs9, con particolare attenzione alle maggiori svalutazioni su crediti attuate dalle banche durante la prima applicazione del nuovo principio contabile, in vigore da gennaio del 2018.
La mossa della Banca centrale europea sembra infatti volta a verificare che gli istituti bancari non abbiano approfittato della fase d’introduzione graduale della riforma. In una lettera inviata alle banche, la BCE ha chiarito che sta analizzando i bilanci dei principali istituti bancari per verificare eventuali errori nel calcolo del Cet1. Ha infatti spiegato che le banche potrebbero aver effettuato “un’errata stima dello stock degli accantonamenti determinati in base allo Ias 39 a fine 2017, o nell’importo totale e nell’assegnazione degli accantonamenti nel quadro della first time adoption dell’Ifrs 9”.
Gli Ifrs (International financial reporting standars) sono principi contabili internazionali promulgati dalla Commissione europea, che tutte le società con titoli ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato degli Stati dell’Unione Europea hanno l’oobligo di applicare, dal 2015, per redigere il bilancio.
L’Ifrs9, nello specifico, mira a far registrare in maniera più tempestiva il deterioramento della qualità del credito. In vigore dal primo gennaio 2018 sostituendo il precedente IAS39, prevede in sostanza che le banche effettuino accantonamenti non solo per i crediti già deteriorati, ma anche per quelli che potrebbero deteriorarsi in futuro.
La BCE ha quindi - con una mossa da molti definita insolita - ipotizzato che banche e revisori possano non aver contabilizzato le perdite su crediti avvenute in passato, registrando solo quelle di inizio anno, e approfittando così in maniera indebita della possibilità concessa dal regime transitorio introdotto dalla Crr, ovvero quella di diluire l’extra svalutazione nel corso dei prossimi cinque anni. Ha inoltre, contestualmente, chiesto “attenzione” ai revisori nella prossima fase di approvazione dei bilanci bancari.
Una mossa che tuttavia sembra non aver sorpreso i vertici dei principali istituti, che si sono detti tranquilli e sicuri di aver osservato nel dettaglio la nuova regolamentazione.
Le banche avevano già comunicato entro il primo febbraio le loro mosse nell’ambito della prima applicazione del nuovo principio contabile Ifrs 9.
Restano tuttavia ancora da capire a pieno gli intenti della BCE; se sono cautelativi rispetto a possibili contestazioni future o se c’è altro.
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