Coraggioso e inclusivo, il nuovo podcast “Senza Cornice” realizzato da Chora Media per BMW offre a persone con storie di sport e attivismo la possibilità di raccontarsi
BMW ha realizzato la serie podcast “Senza cornice” composta da cinque episodi in collaborazione con Chora Media che si inserisce nel progetto di Corporate Social Responsibility, BMW SpecialMente.
Nel contesto della presentazione presso la BMW House di Milano, Mario Calabresi, direttore di Chora Media e già direttore di “La Repubblica”, ha parlato di questo podcast come di “una delle cose più innovative e coraggiose che abbiamo prodotto”.
Infatti, - ha spiegato Calabresi - il podcast presenta cinque storie di inclusione che verranno pubblicate settimanalmente ogni venerdì a partire dal 29 aprile e che, come ha affermato Sara Poma, realizzatrice del progetto “non raccontano l’inclusione e la disabilità ma danno voce alle persone per testimoniare la loro esperienza” .
Le storie in oggetto sono quelle di Giovanni Cupidi, attivista nel campo dei diritti delle persone con disabilità, protagonista del primo episodio dal nome “Inizio io”; quella di Carlotta Visconti, la quale è protagonista del secondo episodio dal titolo “Voce”, nella quale è raccontata la sua relazione con lo sport (che lei stessa definisce “una regola di vita”).
Il protagonista del terzo episodio, dal titolo “Strada” è Emiliano Malagoli, motociclista paralimpico e maratoneta, il quale ha corso la maratona di New York nel 2019.
Dopo un incidente, avvenuto nel 2011, Malagoli fonda “Diversamente Disabile”, una Onlus nata per dare la possibilità a tutti i motociclisti disabili che lo desiderano di misurarsi anche agonisticamente.
Della sua esperienza Malagoli ha parlato in maniera particolarmente toccante, affermando, riguardo alla sua esperienza nella maratona di New York, che “il 10% è ciò che ci capita, il 90 è come reagiamo a ciò che ci capita”, incoraggiando chi, nella sua stessa situazione, si senta in difficoltà.
Gli ultimi due episodi di “Senza Cornice”, rispettivamente dal titolo “Stoffa” e “Fatica”, riguardano un progetto di SpecialMente che si è svolto nelle carceri italiane.
Il quarto episodio ha coinvolto il carcere di Rebibbia, a Roma, dove Manuel Zumpano, detenuto nel carcere, ha avuto la possibilità di partecipare a un progetto di reinserimento sociale chiamato “Made in Rebibbia” grazie al quale è diventato apprendista sarto, sotto la guida di un maestro esperto.
Nell’ultimo episodio, incentrato a Milano, Giovanni Cupidi e Giorgio Teruzzi, ci presentano il progetto “Oltre le sbarre” che ha interessato le carceri di Bollate, San Vittore e l’Istituto penitenziario minorile “Cesare Beccaria”.
Questo progetto, fortemente voluto da Rugby Milano, racconta una storia di reinserimento sociale grazie al rugby, sport in cui - secondo lo stesso Teruzzi - “i valori di questo sport sono importantissimi, le regole non sono in discussione, non ci sono scorciatoie e premia la fatica. Fare squadra aiuta nella crescita di questi ragazzi”.
Cosa fa BMW in ambito di Corporate Social Responsability
Roberto Olivi, responsabile della comunicazione di BMW, ha ricordato che l’impegno dell’azienda nel campo della CSR è di lunga durata; infatti, dall’inizio degli anni duemila l’azienda si è sempre maggiormente impegnata in questo ambito.
Alcuni dei fronti sul quale si è mossa sono quello della salute pubblica e della lotta al Covid-19, quello dell’istruzione, quello della salvaguardia degli animali in via d’estinzione, della conservazione dell’arte e della cultura.
Secondo quanto riportato dal proprio sito, BMW si è distinta nella lotta contro la pandemia per aver fornito numerosi aiuti. In particolare ha inviato in Sudafrica aiuti per la realizzazione di nove ospedali, quattro cliniche, tre automobili per le emergenze e circa 750 posti letto.
Anche nell’ambito dell’istruzione BMW si è distinta avendo fornito supporto di vario genere a più di 140 scuole. A Soshanguve, in Sudafrica, BMW ha inviato aiuti economici per realizzare un laboratorio d’informatica che può ospitare un massimo di ottanta studenti alla volta, con la disponibilità di avere sempre internet a disposizione.
Sempre in Sudafrica, BMW si è resa protagonista della donazione di due automobili modello X3 a favore di The Rhino Orphanage, un’associazione che si occupa di proteggere e salvaguardare i rinoceronti nel Paese, sempre più a rischio di estinzione.
In Italia al centro del progetto si trovano la sostenibilità, l’inclusione sociale, la cultura, la sicurezza stradale e il dialogo interculturale.
Nell’ambito della sostenibilità ad esempio, BMW si impegna, a partire dal 2024, a utilizzare solamente ruote in alluminio riciclato, andando a risparmiare fino a 500.000 tonnellate di CO2 ogni anno.
BMW ha iniziato nel 2003 a collaborare con la scuola di SciAbile di Souze d’Oulx, con la quale ad oggi ha portato in pista 1.200 disabili per più di undicimila ore di lezione.
In ambito culturale, infine, BMW è stata affiancata da “Parole O_Stili”, un progetto sociale contro la violenza sulle parole, con il quale ha messo a disposizione un progetto di educazione civica sia per gli insegnanti che per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado.
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