BTP Italia 2019: tutti i dettagli, dalla cedola alla scadenza. Investire conviene?

C. G.

23/10/2019

BTP Italia 2019: dalla cedola alla scadenza ecco i dettagli del collocamento di ottobre. Quanto conviene investire?

BTP Italia 2019: tutti i dettagli, dalla cedola alla scadenza. Investire conviene?

BTP Italia 2019: il titolo di Stato indicizzato all’inflazione è tornato e con lui il forte interesse degli investitori stando ai primi risultati emersi.

I dettagli dell’emissione e le relative novità sono stati immediatamente passati al setaccio dal mercato intero, che si è concentrato in particolar modo sulla cedola minima garantita dello 0,6% comunicata lo scorso venerdì e sulla cedola definitiva dello 0,65% da poco ufficializzata.

In molti sono tornati a chiedersi quanto conviene investire nel BTP Italia 2019, l’unico dell’anno corrente visto che la tradizionale emissione primaverile non c’è mai stata. Tra l’altro, l’annuncio del nuovo titolo di Stato indicizzato all’inflazione è arrivato poco dopo quello riguardante il bond in dollari.

Sicuramente, anche alla luce dei dettagli fino emersi (come la cedola allo 0,65%), tutte le fasi del collocamento verranno attentamente monitorate, mentre nella giornata di oggi sarà finalmente possibile tirare le somme.

Alcune caratteristiche del titolo non si sono discostate da quelle delle precedenti emissioni, ma le novità non sono mancate di certo. Molti dei dettagli definitivi, sono già stati resi noti, ma informazioni come quelle riguardanti la cedola definitiva chiariranno una volta per tutte se e quanto conviene investire nel BTP Italia di ottobre 2019.

Dettagli BTP Italia 2019: le fasi del collocamento

L’emissione del BTP Italia 2019 è iniziata lunedì 21 ottobre e si concluderà nella giornata di oggi, mercoledì 23. Anche in questo caso le operazioni si sono sviluppate in due fasi, ma con delle novità rispetto al passato.

  • Fase 1: destinata ai risparmiatori individuali e altri affini. Si è svolta in due giornate (anziché tre), da lunedì a martedì. Prevista come di consueto la possibilità di chiudere anticipatamente il collocamento alle 13:30 del 22 ottobre. Non vi è stato alcun tetto massimo.
  • Fase 2: destinata agli investitori istituzionali, al via alle 10:00 di oggi, mercoledì 23 ottobre, dopo la definizione della cedola definitiva. Nel caso in cui il numero degli ordini ricevuti supererà l’offerta stabilita del MEF ci sarà la possibilità di operare un riparto.

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Cedola minima e definitiva del BTP Italia 2019

Una delle caratteristiche principali del BTP Italia è sempre stata la cedola, sia minima che definitiva, visto che è proprio sulla base di questo dato che il mercato inizia a capire se e quanto investire sul titolo di Stato indicizzato all’inflazione.

Nel 2018, ad esempio, ci sono state due emissioni. In quella di novembre è stato offerto un BTP Italia con scadenza a 4 anni e con una cedola dell’1,45%, ma i 2,2 miliardi di euro di risultato si sono confrontati con i 7,7 miliardi del maggio dello stesso anno.

Anche per il BTP Italia 2019 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato prima il tasso reale annuo minimo garantito che si è attestato allo 0,60%. Sulla base di questo dato è stata poi definita la cedola definitiva allo 0,65%.

Dettagli e caratteristiche del BTP Italia

Anche questa emissione del BTP Italia ha condiviso con le precedenti alcuni dettagli e caratteristiche specifiche:

  • Tasso reale annuo minimo garantito
  • Cedole semestrali calcolate sul capitale rivalutato
  • Recupero immediato dell’inflazione tramite rivalutazione del capitale corrisposta semestralmente
  • Capitale nominale garantito a scadenza (anche con deflazione)
  • Premio Fedeltà per i risparmiatori individuali e affini che acquistano e detengono il titolo fino a scadenza.

Una novità ha riguardato la durata del BTP Italia 2019, che non è stata di 4 anni come nell’emissione dello scorso anno, bensì di 8.

I tempi

La prima data utile è stata quella di venerdì 18 ottobre, quando il MEF ha comunicato la cedola reale minima garantita. Poi gli occhi del mercato si sono rivolti a lunedì 21, giorno di avvio della Fase 1 del collocamento.

Oggi, 23 ottobre, è stata invece la volta della cedola definitiva che ha aiutato il mercato a decidere una volta per tutte se e quanto conviene investire sul titolo di Stato indicizzato all’inflazione.

Investire conviene?

Per valutare se e quanto conviene investire in questa nuova emissione il mercato ha guardato prima alla cedola minima garantita e poi ancora a quella definitiva (rispettivamente allo 0,6% e allo 0,65%).

Un paragone con altri titoli del Belpapese ha comunque chiarito il quadro. Il rendimento del decennale italico vale l’1%, mentre quello del ventennale viaggia sopra l’1,67%. Lo yield del titolo di Stato a 30 anni è tornato poco sopra il 2%.

Il rendimento di quello a 8 anni (la stessa scadenza del titolo indicizzato all’inflazione in arrivo) si attesta allo 0,69% circa. Un dato da confrontare con la cedola minima del BTP Italia 2019 dello 0,6% e con la definitiva allo 0,65%.

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