L’indice FTSE Italia All-Share Banks riprende fiato e ritorna sui livelli che non si vedevano dallo scorso ottobre. Lo spettro di Moody’s è stato allontanato e il nuovo round di TLTRO a settembre aumenta il sentiment positivo. Solo un istituto di credito è in territorio negativo da inizio anno, ecco quale
Durante le ultime sedute i titoli del settore bancario italiano hanno sostenuto le quotazioni del FTSE Mib permettendogli di proseguire il movimento ascendente partito da inizio anno.
A dare maggiore slancio alle banche italiane sono stati principalmente tre fattori: lo scampato downgrade da parte di Moody’s che ha lasciato invariato il rating sull’Italia, il conseguente calo dello spread BTp-Bund e l’ufficializzazione di un nuovo round di TLTRO a settembre di quest’anno.
La decisione di Moody’s è stato un appuntamento molto atteso dal mercato, dal momento che l’agenzia statunitense è usualmente più severa con l’Italia. Un possibile downgrade avrebbe infatti portato il rating del Belpaese a «non investment grade». Di conseguenza alcuni fondi sarebbero stati obbligati a vendere titoli di Stato italiano presenti nei loro portafogli, facendo salire lo spread BTp-Bund.
Andamento spread BTp-Bund. Fonte: Bloomberg
Anche il differenziale tra i titoli di Stato decennali italiani con gli omologhi tedeschi in calo nelle ultime sedute ha permesso un po’ di ossigenazione al comparto bancario italiano, il settore che notoriamente pesa di più all’interno del paniere di titoli che compongono il FTSE Mib.
Anche le parole di Mario Draghi hanno permesso alle banche di risollevarsi. Infatti, oltre all’incertezza generale che circonda l’Italia, sulla testa degli istituti di credito del Belpaese vi era un ulteriore fonte di preoccupazione: la scadenza della prima tranche di TLTRO erogati dalla BCE anni fa.
Come atteso dalla maggioranza degli analisti, giovedì 7 marzo Draghi ha ufficialmente deciso di implementare nuovi stimoli monetari con un nuovo round di TLTRO, il terzo. In sostanza verranno lanciate nuove operazioni di rifinanziamento a medio-lungo termine su base trimestrale a partire da settembre 2019 fino a marzo 2021 con una durata di due anni.
Tra i vari obiettivi delle TLTRO, il principale rimane quello «dell’approvvigionamento delle banche nei prossimi anni», ha precisato Draghi.
Le banche dell’Europa meridionale sono i maggiori beneficiari di questi finanziamenti da parte di Francoforte. In Italia e Spagna alla fine del 2018 questi finanziamenti rappresentavano oltre il 6% degli asset. Gli istituti di credito italiani, in particolare, hanno quasi 240 miliardi di finanziamenti TLTRO, pari a oltre un terzo dell’ammontare complessivo.
Il rinnovato sentiment positivo ha quindi permesso all’indice FTSE Banks All Share di rimbalzare da area 8.355 punti fino a segnare nuovi massimi e raggiungere i livelli che non si vedevano dallo scorso ottobre. Oggi le quotazioni dell’indice di settore si attestano a 8.913,69 punti, in progresso dello 0,09%.
FTSE Italia All-Share Banks. Fonte Bloomberg
Da inizio anno i principali titoli del settore bancario italiano si trovano in territorio positivo. In particolare: FinecoBank 32,38%, Mediobanca 24,24%, Banca Generali 22,56%, Unicredit 22,11%, Intesa Sanpaolo 15,42%, BPER Banca 10,29%, Banco BPM 4,22%. Solo UBI Banca è in territorio negativo: da inizio anno ha perso lo 0,43% (seguirà approfondimento).
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