Oggi è in calendario la penultima riunione della Bank of England del 2019. Vediamo quali sono gli elementi da tenere d’occhio.
La conferma del costo del denaro da parte della Bank of England, che al termine della riunione di oggi, 7 novembre 2019, ha ribadito il tasso benchmark allo 0,75%, era stata correttamente pronosticata dagli operatori.
Meno scontata la mancanza di unanimità: dopo 10 votazioni “bulgare”, i membri del Comitato di Politica monetaria si sono trovati in disaccordo in materia di costo del denaro.
Riunione Bank of England: prevale una lettura “dovish”
Due voti favorevoli ad un allentamento del costo del denaro conferiscono alla decisione della Bank of England un tono “dovish”, da colomba, anche perché nel comunicato finale è stata inserita la previsione che la politica monetaria potrebbe essere utilizzata per “rinforzare” la crescita nel caso in cui l’incertezza legata alla Brexit dovesse proseguire.
Non a caso, il cambio sterlina/dollaro, il famigerato “cable”, sta perdendo terreno: al momento per acquistare un pound sono necessari 1,28154 dollari, lo 0,3% in meno rispetto al dato precedente.
«Il punto inconfutabile è che nel caso in cui la crescita globale mancasse di stabilizzarsi o l’incertezza legata alla Brexit continuasse a mettere pressione la politica monetaria dovrà per forza intervenire per supportare la ripresa», ha commentato James Lynch, Investment Manager Fixed Income di Kames Capital.
Riunione Bank of England: non esclusa una stretta
Ma il grande clima di incertezza non permette di sbilanciarsi eccessivamente. La banca guidata dal canadese Carney ha fatto sapere di esser pronta a cambiare radicalmente view sia a seguito dell’esito delle elezioni (le stime sono basate su una ratifica dell’accordo siglato da Boris Johnson) e sia nel caso in cui l’incertezza legata alla Brexit dovesse svanire.
In quest’ultima ipotesi, i tassi britannici, ha rimarcato Carney, potrebbero tornare a salire: “incrementi sui tassi potrebbero essere necessari”.
Anche perché, dal comunicato e dalle parole di Carney, è evidenziato un eccesso di domanda che non permette di azzerare le probabilità di un rialzo del benchmark.
Riunione Bank of England: cosa ha detto Carney
Come spesso accade, dagli incontri di Mark Carney con la stampa emergono numerose indicazioni.
Iniziamo dai tassi di interesse che, se l’incertezza legata alla Brexit dovesse svanire, potrebbero tornare a salire. Nel caso di una riduzione delle tensioni, “incrementi sui tassi potrebbero essere necessari”.
Ma il costo del denaro potrebbe anche scendere, “dipenderà in gran parte da come i rischi, come la Brexit, si materializzeranno”.
Dal fronte crescita economica, il governatore per il terzo trimestre stima un +0,4% (il dato sarà diffuso lunedì prossimo). Sul 2021 la stime è stata ridotta di mezzo punto percentuale all’1,8% a causa:
- della debolezza del contesto globale
- delle condizioni finanziarie del Regno Unito, più restrittive dopo il rafforzamento del pound.
“Ovviamente tra i fattori c’è anche l’accordo per la Brexit”.
Riunione Bank of England: le stime di crescita
Oltre alla decisione sui tassi, al termine della riunione della Bank of England di oggi, 7 novembre 2019, è stato diffuso anche il Monetary Policy Report.
Dal documento, che rappresenta la nuova versione dell’Inflation Report, la BoE ha ridotto la view sull’andamento dell’economia britannica alla luce di un contesto globale più debole del previsto e delle nuove barriere commerciali che entreranno in vigore con l’implementazione del piano di Boris Johnson.
Nel 2020 il Prodotto interno lordo è visto in aumento dell’1,6%, l’anno dopo segnerà un +1,8% e nel 2022 è stimato un +2,1%.
Al 2022, il Pil della “Perfida Albione” sarà di un punto percentuale inferiore rispetto alla stima fornita ad agosto.
Nel breve termine, l’inflazione è stimata in calo, all’1,25% in primavera, per riportarsi in quota 2% verso la fine del 2022.
14:29 – La conferenza stampa è finita |
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Come di consueto, ad un’ora dall’avvio la conferenza stampa che fa da corollario alle riunioni della Bank of England è finita. A breve un riassunto dell’incontro.
14:26 – Carney: con fine incertezza possibili rialzi dei tassi |
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Per quanto riguarda il prossimo movimento sui tassi, al ribasso o al rialzo, Carney ha rilevato che se l’incertezza legata alla Brexit dovesse svanire, “incrementi sui tassi potrebbero essere necessari”.
Ma, al momento, l’economia britannica e quella globale sono in balìa di alcune “forte tettoniche piuttosto grandi”.
14:24 – Carney: politica monetaria non può tutto |
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In merito alla proposta dei laburisti di coinvolgere la BoE nella politica fiscale, Carney ha detto che “l’azione della Banca centrale è funzionale ad un mandato e deve essere indipendente dal governo”.
In qualunque caso, la proposta laburista rappresenta un elemento che ci dice che “alcuni problemi non possono essere affrontati dalla politica monetaria”.
14:21 – Carney: non è in arrivo recessione |
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“Gli economisti della BoE non ritengono ci sia la possibilità di una recessione”.
Nel caso in cui di dovessero essere miglioramenti sostanziali nella guerra commerciale, “l’economia globale finirebbe per stabilizzarsi”.
14:18 – Carney: tensioni commerciali in primo piano |
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Dobbiamo considerare le tensioni commerciali come una “nuova normalità”? “Le misure protezionistiche oggi sono più persistenti, più pervasive e più dannose di quanto si ritenesse qualche anno fa”.
14:15– Carney: evoluzione dei rischi sotto osservazione |
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Alla luce del fatto che due membri hanno votato a favore di un taglio dei tassi, oggi è più probabile una riduzione dei tassi? “Dipende in gran parte da come i rischi, come la Brexit, si materializzeranno”.
14:12 – Carney: bassi i rischi di recessione globale |
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C’è un rischio di recessione globale? A questa domanda Carney ha risposto che le recessioni globali sono “estremamente rare”. Negli ultimi 35 anni ci sono stati due trimestri consecutivi di contrazione dell’economia (entrambi dopo la grande crisi).
14:09 – Carney: Pil Q3 in positivo |
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Per il terzo trimestre, il governatore stima una crescita dell’economia britannica dello 0,4%. Il dato, che sarà diffuso lunedì prossimo, se positivo implicherebbe che il Regno Unito è riuscito ad evitare la recessione.
14:06 – Carney: quanto pesa l’apprezzamento del pound |
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In particolare, il rafforzamento della sterlina rappresenta tre quarti della revisione al ribasso.
14:04 – Carney: ecco perchè abbiamo tagliato view su crescita |
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Due i fattori che hanno spinto la BoE a tagliare di mezzo punto percentuale all’1,8% la view sulla crescita economica nel 2021:
- la debolezza del contesto globale
- le condizioni finanziarie del Regno Unito, più restrittive dopo il rafforzamento del pound.
“Ovviamente tra i fattori c’è anche l’accordo per la Brexit”.
14:01 – Carney su estensione del mandato |
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Sulla possibilità di un’estensione del mandato (che scade il 31 gennaio), Carney ha detto di non escludere questa possibilità, visto che è “lampante che un successore non sia stato ancora designato”. “Dopo le elezioni questo processo sarà completato”.
In ogni caso “ci dovrà essere una transizione morbida ed ordinata”.
13:58 – Carney: accordo libero scambio in focus |
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Per avere un accordo di libero scambio, che il governo stima per la fine del 2020, “potrebbe essere necessario attendere di più” anche se “visto che le parti sono già allineate, una soluzione potrebbe arrivare in tempi brevi”.
13:55 – Carney: taglio tassi per contrastare rallentamento economia |
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State avvisando le famiglie che è in arrivo un taglio dei tassi? “L’inflazione è stimata in calo nel breve, causa la contrazione del greggio e delle utenze. Nonostante questo, non taglieremo i tassi per spingere al rialzo i prezzi”. La manovra dei tassi sarà utilizzata “nel caso in cui i rischi ribassisti dovessero materializzarsi”.
13:53 – Carney: più spesa, più crescita |
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Le spese di cui i partiti parlano in campagna elettorale potrebbero influenzare la politica monetaria? A questa domanda Carney ha risposto che la futura politica fisale rappresenta “un rischio rialzista” alle attuali stime. “La crescita potrebbe essere rafforzata da maggiori spese”.
13:51 – Carney: deal riduce l’incertezza |
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L’accordo raggiunto da Johnson è destinato a spingere l’economia “perché riduce l’incertezza”.
13:48 – Carney: spinta da fattori domestici |
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Alla domanda se il Regno Unito uscirà dall’Ue con un accordo entro il 31 gennaio, Carney ha risposto affermativamente, a quella relativa ad un impatto negativo del deal ha invece detto di no.
“La crescita recentemente è stata molto debole ed è attesa in ripresa nel caso in cui il Regno Unito lasci l’Ue con l’attuale deal”. La spinta alla domanda “dovrebbe arrivare da fattori domestici”.
13:45 – Carney: potremmo tagliare tassi |
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Carney spiega come la BoE potrebbe dover tagliare i tassi “se la crescita globale non dovesse stabilizzarsi o se le incertezze legate alla Brexit dovessero consolidarsi”.
13:43– Le stime della Bank of England |
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Stando alle nuove stime diffuse dalla Bank of England, l’economia Britannica crescerà dell’:
-* 1,6% nel 2020;
- 1,8% nel 2021;
- 2,1% nel 2022.
13:41 – Carney: crescita in ripresa |
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“La BoE stima una crescita in ripresa nei prossimi anni, ma nel 2022 le dimensioni dell’economia saranno inferiori di un punto percentuale rispetto alla stime di agosto”.
13:40– Carney: economia UK sotto potenziale |
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“La BoE stima che la crescita dell’economia si confermerà di poco sotto il livello potenziale nel breve termine, in seguito è destinata a riprendersi”.
13:38 – Carney: Brexit crea opportunità |
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“La Brexit a questo punto crea un’opportunità di crescita, la velocità della ripresa dipenderà dal grado cui con le incertezze scompariranno. In particolare, la Brexit pesa sugli investimenti delle imprese”.
13:36– Carney: rallentamento dovuto a guerra commerciale |
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“L’economia mondiale cresce al ritmo minore dal 2009”, rileva Carney. “Un’espansione su vasta scala si è trasformata in un rallentamento diffuso e le tensioni commerciali rappresentano una forte causa di questo rallentamento”.
13:34– Carney: economia Uk può ripartire |
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“L’economia britannica è in grado di rompere questo circolo vizioso. Un accordo per la Brexit può rilanciare la crescita”.
13:33 – Carney: rischio bassa crescita, bassa inflazione |
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Carney in avvio rileva come l’economia globale rischi di scivolare in un contesto di “bassa crescita, bassa inflazione”
13:31 – Carney legge il comunicato |
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Come di consueto, il chairman legge il comunicato di presentazione elaborato dal MPC (Monetary Policy Committee), il braccio operativo dell’istituto con sede a Threadneedle St.
13:30 - L’arrivo di Carney |
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Si parte. Al termine della riunione della Bank of England di oggi, 7 novembre 2019, inizia ufficialmente la conferenza stampa di Mark Carney.
13:25 - Sale l’attesa |
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Cinque minuti all’arrivo del chairman.
13:20 – A breve la conferenza stampa del chairman Carney |
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Money.it seguirà la diretta della conferenza stampa, con aggiornamenti live tradotti in italiano minuto dopo minuto.
Ore 13:15 – Sterlina scivola ai minimi da due settimane |
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La mancanza di unanimità all’interno del board della BoE, 2 membri su 9 hanno votato per tagliare il costo del denaro a causa del rallentamento dell’economia, sta penalizzando la sterlina.
Nel cambio gbp/usd, il cosiddetto cable, un pound è attualmente scambiato a 1,2832 usd, -0,15% rispetto al dato precedente.
Gli analisti avevano stimato una decisione all’unanimità.
Ore 13:10 – Il comunicato della Bank of England |
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Con una maggioranza di 7 membri, 2 i contrari, il Comitato di Politica monetaria della Bank of England (MPC, Monetary Policy Committee) ha confermato il costo del denaro allo 0,75%.
Il Comitato ha invece confermato all’unanimità il piano per l’acquisto di bond a 10 miliardi di sterline e quello di obbligazioni sovrane a 435 miliardi di sterline. A seguito dell’estensione “flessibile” della Brexit, “la percezione delle probabilità di un no-deal si è drasticamente ridotta e la sterlina si è apprezzata”.
”Si tratta di accordi che dovrebbero ridurre parte dell’incertezza a carico di aziende e famiglie e il Comitato di Politica monetaria stima un rialzo della crescita nel 2020”.
Questo anche grazie “a politiche fiscali espansive e a una modesta ripresa della crescita globale”.
Il tasso di inflazione, anche grazie all’apprezzamento del pound, è stimato in riduzione nel breve termine. Dopo il +1,7% di settembre, il tasso di inflazione è visto al 2%.
Al momento, il Comitato valuta l’attuale politica monetaria come “appropriata”.
Ore 13:01 - Tassi confermati allo 0,75% |
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Come abbiamo evidenziato qui, la Bank of England ha confermato il costo del denaro allo 0,75%.
La decisione è in linea con le stime degli analisti.
I voti a favore della decisione di confermare i tassi allo 0,75% sono stati 7 (2 i contrari).
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Il contenuto seguente è stato redatto prima dell’annuncio della decisione della Bank of England ed ha riguardato le attese del mercato sul meeting e sulla conferenza stampa
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Le previsioni
Oggi, 7 novembre 2019, è il gran giorno della riunione della Bank of England. Nel corso dell’ultima riunione, datata 19 settembre (a questa pagina trovate le date, passate e future, delle riunioni del board della Bank of England), l’istituto guidato da Mark Carney ha confermato, per la tredicesima volta, il costo del denaro allo 0,75% (Riunione BoE: taglio tassi entro la fine dell’anno?).
Con la riunione di oggi, le riunioni della Bank of England con il costo del denaro invariato sono destinate a salire a 14.
Riunione BoE: cosa attendersi
Se nel corso dell’ultimo meeting avevamo rilevato come il lavoro dell’istituto di Threadneedle St. fosse reso particolarmente difficile dalle incertezze legate al processo di uscita di Londra dall’Unione europea, le cose non sono molto cambiate da allora.
Alle prese con le elezioni anticipate del 12 dicembre e la nuova deadline per la Brexit del 31 gennaio, è molto improbabile che l’istituto guidato dal canadese Carney fornirà un orientamento esplicito sulle future mosse in materia di tassi.
A prevalere dovrebbe essere ancora una volta un approccio «wait and see».
Allungando l’orizzonte temporale, gli operatori sono pronti a scommettere su una riduzione dei tassi nel corso del 2020: al momento quest’ipotesi è prezzata con il 55% di probabilità.
Riunione BoE: i tre elementi da tenere d’occhio
Proviamo a vedere insieme quali potrebbero essere i fattori da tenere maggiormente d’occhio nel meeting della Bank of England.
- Stato dell’economia e prospettive di inflazione. Negli ultimi mesi le indicazioni macroeconomiche arrivate dal Regno Unito hanno finito per incrementare l’incertezza sulle prospettive economiche della terra d’Albione. L’ultima stima dell’istituto londinese è per una crescita dell’economia nel 2020 dell’1,3% ma i recenti sviluppi in tema di guerra commerciale e di Brexit (le probabilità di un’uscita senza accordo sono in riduzione) potrebbero favorire una revisione al rialzo. Andamento opposto per l’inflazione, che potrebbe essere più contenuta del previsto alla luce della recente rivalutazione della sterlina (nell’ultimo mese il cable, il cambio sterlina/dollaro, ha guadagnato il 4,5%) innescata dall’attesa di un accordo con Bruxelles.
- Ci sarà unanimità? Anche se nelle ultime dieci riunioni la Bank of England ci ha abituato a decisioni unanimi, non è detto che anche oggi sarà così. O quantomeno, la conferma dei tassi da parte della BoE dovrebbe essere varata solo in apparenza all’unanimità. Alcuni membri del Comitato di Politica monetaria, tra cui Michael Saunders e Gertjan Vlieghe, hanno ripetutamente enfatizzato la debolezza dell’outlook globale mentre altri, tra cui Dave Ramsden ed Andy Haldane, preferiscono adottare un approccio più da falco ponendo l’accento sulla forza del mercato del lavoro domestico.
- Terzo elemento degno di particolare attenzione è il Monetary Policy Report. La nuova versione dell’Inflation Report dovrebbe essere incentrata più sulle prospettive future e meno sulle condizioni attuali.
Riunione BoE: questo il calendario di oggi
13:00 Decisione della Bank of England e diffusione del Monetary Policy Report
13:30 Conferenza stampa del chairman della Bank of England, Mark Carney.
In questa stessa pagina seguiremo in diretta la decisione della BoE e la conferenza stampa di Carney.
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