Bankitalia ha condotto la sua indagine sulle condizioni economiche delle famiglie: cosa dicono i dati? C’è davvero un clima di ripresa, o le difficoltà finanziarie restano elevate?
La Banca d’Italia ha scattato la fotografia delle famiglie italiane e delle loro condizioni economiche: cosa ne è emerso?
Le difficoltà finanziarie permangono, anche in un quadro generale di minore pessimismo sul futuro. Intervistati tra febbraio e marzo, i nuclei familiari italiani intercettati dall’istituto hanno espresso tutte le fragilità ancora in piedi: dalla diminuzione del reddito, alle spese in calo fino alla paura del contagio.
Cosa è stato svelato dal documento di Bankitalia sulla situazione economica delle famiglie?
Da Bankitalia arriva l’allarme famiglie: i dati economici
L’analisi della Banca d’Italia ha parlato chiaro sulla situazione finanziaria delle famiglie. E, soprattutto, sul clima di incertezza, anche per la completa ripresa, che domina il Paese.
Il punto può essere sintetizzato con queste frasi del report:
“Le attese sulle prospettive dell’economia e sul mercato del lavoro sono migliorate; tuttavia le famiglie non si aspettano che l’emergenza sanitaria sia superata in tempi brevi. Poco meno di un terzo dei nuclei ha riferito di aver subito un calo del reddito nell’ultimo mese; il peggioramento delle condizioni reddituali è mitigato dalle misure di sostegno al reddito. I comportamenti di consumo continuano a risentire dell’emergenza sanitaria”
In termini numerici, questo il quadro emerso:
- più del 60% dei nuclei ha difficoltà ad arrivare a fine mese (+10% rispetto al periodo pre-Covid);
- 65% delle famiglie con a capo un lavoratore autonomo ha difficoltà economica (+20% rispetto al periodo pre-Covid);
- circa il 40% delle famiglie dichiara che nei 12 mesi è capitato di non avere reddito sufficiente per le spese (la metà di questi non avrebbe risorse a cui attingere)
La ricerca ha evidenziato che le misure di sostegno del Governo hanno avuto un impatto importante per mitigare il ribasso nel reddito. “Tra dicembre 2020 e febbraio 2021 ne avrebbe beneficiato un quarto delle famiglie.”
Da segnalare che, nelle famiglie meno abbienti e con reddito diminuito la contrazione nelle spese dipende da minori disponibilità economiche. Sui nuclei più ricchi, invece, pesano soprattutto le misure di contenimento e la paura del contagio.
Consumi ancora condizionati dalla pandemia
Consumi e risparmi sono stati osservati speciali nell’inchiesta di Bankitalia sulle famiglie. Se è vero infatti che la ripresa vedrà uno scatto soprattutto con il rimbalzo della domanda, le indicazioni dell’indagine sono importanti.
Nel dettaglio, le spese per alberghi, bar e ristoranti e abbigliamento hanno subito il maggiore danno: l’80% delle famiglie ha dichiarato di averle ridotte. Per i prossimi tre mesi (da marzo, quando è stata fatta l’inchiesta), più di un quarto dei nuclei familiari prevede di ridurre i consumi.
C’è stato un maggior risparmio: “Circa il 40 per cento
riferisce di aver speso meno del reddito annuo nel 2020, riuscendo ad accumulare un po’ di risparmio; tra queste, quasi un terzo lo ha fatto in misura più intensa che nel 2019.”
Tuttavia, più risparmio non si tradurrà in maggiore spesa: solo un terzo della somma messa da parte infatti sarà consumata in acquisti.
La destinazione dei risparmi continua a essere soprattutto: depositi, investimenti o pagamenti di debiti.
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