L’allarme sugli utili 2019 lanciato dal colosso della chimica tedesco pesa sul sentiment delle borse europee. Basf dà la colpa alla guerra commerciale, ma taglia anche aggregati operativi
Giornate davvero cupe per il mercato azionario tedesco.
Oltre al periodo di passione che sta vivendo Deutsche Bank (per rileggere i dettagli del piano di ristrutturazione “lacrime e sangue” clicca qui) oggi tocca al comparto industriale, scottato dal profit warning sugli utili 2019 lanciato da Basf.
Fra le cause citate dal colosso tedesco attivo ne comparto della chimica ci sono le «ripercussioni negative causate dalla guerra commerciale USA-Cina sull’attività industriale».
Profit warning Basf: i dettagli
Nonostante il management abbia puntato il dito verso cause esogene (guerra commerciale appunto), Basf ha tagliato la guidance per l’intero 2019 non solo per quanto riguarda il fatturato ma anche per gli aggregati operativi.
Il colosso chimico tedesco si aspetta una contrazione del fatturato fra l’1 e il 5 per cento quest’anno e un ridimensionamento dell’utile operativo (Ebit) del 47% a 1 miliardo nel secondo trimestre e del 30%per l’intero 2019. La precedente previsione era di un aumento nel range 1-10 per cento.
Le azioni dell’azienda, che ad oggi capitalizzava circa 57 miliardi di euro alla Borsa di Francoforte, oggi perde circa 6-7 punti percentuali con il prezzo di una singola azione sceso sotto i 59 euro. Il gruppo tedesco a fine giugno aveva annunciato il taglio di 6.000 posti di lavoro a livello globale.
Il profit warning Basf pesa anche sugli altri titoli del comparto quotati in Germania: Continental arretra di 4 punti, Thyssenkrupp lascia sul parterre, al momento, 3 punti così come Henkel e Heidelberg.
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