Il glifosato causa il cancro: la decisione di un tribunale Usa fa crollare il titolo Bayer, mentre si attende l’eventuale quantificazione dei risarcimenti.
Nuovi guai per Bayer a causa del pesticida a base di glifosato prodotto dalla Monsanto. Un tribunale californiano ha stabilito che il prodotto provoca il cancro e se la società acquistata dal colosso tedesco della farmaceutica sarà ritenuta colpevole, potrebbero essere richiesti danni miliardari.
La notizia ha inferto un duro colpo al titolo Bayer che è crollato in in Borsa arrivando a perdere più del 12% su 61,12 euro.
Bayer inguaiata dal pesticida Monsanto
Una giuria del Tribunale di San Francisco ha stabilito che il diserbante Roundup prodotto dalla divisione agrochimica Monsanto, acquistata di recente dalla Bayer, è responsabile dell’insorgenza di patologie tumorali.
I sei giurati americani hanno così dato ragione a un agricoltore americano che ha utilizzato il pesticida a base di glifosato per 26 anni, ammalandosi di cancro.
Bayer ha dunque perso la prima parte del processo, che ora entra in una seconda e più delicata fase, quella che dovrà stabilire se la società abbia delle responsabilità e quantificare gli eventuali danni economici.
Secondo molti osservatori, il procedimento giudiziario è cruciale nella controversa vicenda dell’uso del prodotto incriminato visto lo stratosferico numero di soggetti – ben 11.200 – che hanno intentato causa relativamente negli Stati Uniti.
Le conseguenze finanziarie
Non è facile stabilire al momento l’eventuale ammontare delle sanzioni nel caso la Monsanto, società produttrice del diserbante acquistata nel giugno 2018 dal gruppo tedesco per 63 milioni di dollari, fosse ritenuta direttamente responsabile nella vicenda.
Alcuni analisti stimano che i risarcimenti potrebbero aggirarsi intorno ai 5 miliardi di dollari. Basti pensare che in un altro processo simile, Bayer è stata condannata a pagare una somma di 282,2 milioni di dollari – poi ridotta a 78,5 milioni - nei confronti di un giardiniere che aveva contratto un linfoma non-Hodgkin, a seguito dell’utilizzo del prodotto a base di glifosato.
I primi effetti del verdetto di San Francisco, comunque, stanno già materializzandosi a Francoforte, visto il tracollo del titolo nella seduta di oggi. Molti osservatori finanziari, inoltre, ritengono che le azioni resteranno sotto pressione nei prossimi giorni, con eventuali altri grosse perdite nel caso dovesse uscire sconfitta anche nella seconda fase del processo.
La posizione di Bayer
Bayer ha sempre negato la correlazione tra il pesticida della Monsanto e l’insorgenza dei tumori. Oltre ad aver proposto appello alla prima sentenza di condanna della scorsa estate, nelle ultime ore ha dichiarato di
“continuare a credere fermamente che la scienza confermi come gli erbicidi a base di glifosato non causino il cancro”.
Il Roundup, insomma, non sarebbe nocivo e una cospicua documentazione scientifica sosterrebbe questa tesi.
C’è da segnalare però che già nel 2015 l’International Agency for Research on Cancer, che fa capo all’Organizzazione Mondiale della Sanità, aveva inserito il glifosato tra i probabili carcinogeni per gli esseri umani.
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