In Olanda si muore di più in sella ad una bici che al volante di un’auto. Sotto accusa le biciclette elettriche, più veloci e pesanti. Il sindacato ciclisti chiede formazione.
Le biciclette elettriche sono un ottimo mezzo di trasporto urbano, che coniuga l’agilità e la sostenibilità delle due ruote con la possibilità di utilizzo anche da parte di quelle persone meno allenate. È il caso di chi è avanti con l’età, che grazie alle e-bike può muoversi in bicicletta avendo - quando necessario - l’aiuto del motore elettrico.
Ci sono paesi che hanno fatto della bicicletta quasi una filosofia di vita, capace di coniugare esercizio fisico, riduzione del traffico e maggiore vivibilità delle città, soprattutto dei centri urbani. È il caso di diversi paesi del Nord Europa, e l’Olanda ne è sicuramente l’esempio più lampante: nei Paesi Bassi aumentano i ciclisti e diminuiscono le auto in circolazione.
Del resto, se pensiamo a città come Amsterdam, Utrecht o Eindhoven, le immaginiamo con le strade affollate di ciclisti. Un affollamento che - però - sta determinando una situazione mai verificatasi prima: in Olanda si muore di più in sella ad una bici che al volante di un’automobile.
Biciclette elettriche sotto accusa in Olanda: «più potenti e pesanti, serve formazione»
Sotto accusa ci sarebbero le biciclette elettriche, la cui diffusione soprattutto tra le persone con più di 65 anni è in crescita esponenziale. E se è vero che le e-bike consentono agli over 65 di avvicinarsi alle due ruote e di utilizzarle anche su lunghi tragitti urbani, il rovescio della medaglia è data dalle prestazione e dal peso delle due ruote elettriche.
Oltre ad essere più pesanti delle comuni bici - e quindi meno maneggevoli - le biciclette elettriche hanno accelerazioni fulminee, grazie all’azione del motore elettrico. Elementi non sempre considerati con attenzione dagli utenti meno esperti, tanto che Jaap Kamminga del Fietsersbond (il sindacato dei ciclisti olandesi) ha le idee chiare: “Servono corsi di formazione per l’uso delle potenti e-bike che sono più potenti, pesanti e hanno un’accelerazione fulminea”.
Naturalmente non sono in discussione i benefici apportati dalla mobilità elettrica a due ruote, che ha indubbiamente avvicinato alla bicicletta un enorme fascia di pubblico. Piuttosto, c’è bisogno - oltre che di formazione sulle biciclette elettriche - di aumentare il numero e le dimensioni dei percorsi ciclabili.
Secondo Kamminga, una buona regolamentazione non può che aumentare i benefici: “Naturalmente ogni persona morta è di troppo. Ma se si guarda a quante altre persone hanno iniziato a pedalare, specialmente tra gli anziani, allora l’Olanda può congratularsi con se stessa. Il ciclismo è salutare, dobbiamo continuare a promuoverlo”.
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