In un’intervista al NYT il presidente eletto Biden afferma di voler mantenere gli accordi commerciali di Trump con la Cina, con l’obiettivo successivo di creare una coalizione globale per fronteggiare il Dragone.
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina potrebbe continuare nonostante il cambio alla Casa Bianca tra Trump e Biden. Questo è quanto emerge da un’intervista rilasciata dal presidente eletto al New York Times, in cui vengono svelate le prime mosse dell’amministrazione Biden-Harris.
Joe Biden ha affermato di sentire di aver fatto qualcosa di buono per gli Stati Uniti impedendo a Trump di governare per altri 4 anni, attaccando l’avversario su questioni di politica interna e, in particolare, sul sistema fiscale adottato, il quale favorirebbe i più ricchi e i grandi industriali.
In politica estera, invece, almeno per una prima fase, Biden è più cauto a smantellare le decisioni prese da The Donald, sia per quanto riguardo le tensioni con l’Iran che, soprattutto, per i dazi sulle importazioni di prodotti e servizi cinesi.
Con Biden presidente continua la guerra commerciale USA-Cina
Il futuro 46° presidente degli Stati Uniti non sembra raccogliere l’invito di Xi Jinping di qualche settimana fa, in cui proponeva un modello di crescita con l’abbassamento dei dazi nel commercio internazionale e un rafforzamento della globalizzazione.
Infatti, come affermato nel colloquio pubblicato dal giornale newyorkese, Biden non ha intenzione di agire in maniera troppo repentina in modo da non mettere a rischio le sue opzioni future.
Per questo motivo, rimarranno nei primi mesi della sua presidenza i dazi al 25% che Trump aveva imposto sulla gran parte delle esportazioni del Dragone, o, in alternativa, il mantenimento dell’accordo che obbliga la Repubblica Popolare ad acquistare beni e servizi dagli Stati Uniti per 200 miliardi di dollari tra il 2020 e il 2021.
Una coalizione globale contro la Cina?
Nessun disgelo in vista quindi tra Washington e Pechino, anzi, per la Cina potrebbe essere anche peggio la strategia che il leader democratico intende attuare in futuro.
Biden ha rivelato di voler mettere in campo una revisione completa dell’accordo esistente coinvolgendo anche gli alleati europei e asiatici, cercando di trovare un piano comune di relazioni commerciali e internazionali.
Il Governo cinese, quindi, si potrebbe trovare a dover fronteggiare non solo gli Stati Uniti, che con Trump presidente erano isolati rispetto agli alleati, ma una coalizione globale in grado di mettere in seria difficoltà le proprie mire espansionistiche.
Scendono yuan e dollaro
Al momento, però, ammette Biden, mancherebbe la “leva finanziaria” per competere alla pari con Pechino, la quale potrebbe crearsi attraverso lo sviluppo di una nuova politica industriale e di investimenti massicci per infrastrutture, ricerca e sviluppo.
A poche ore dalla pubblicazione dell’intervista, lo yuan ha ridotto i propri guadagni sul mercato valutario, così come il dollaro americano che continua a scendere.
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