Nel bollettino economico sul quarto trimestre 2021, la BCE avanza previsioni per l’anno appena iniziato. La ripresa è vista rafforzarsi nel corso dei mesi, con quali ostacoli? I dettagli.
Il 2022 resta l’anno della crescita economica secondo le previsioni dell’ultimo bollettino BCE.
Pubblicato il 13 gennaio, il documento svela che la ripresa globale e dell’Eurozona è confermata, seppure con Omicron, colli di bottiglia e aumenti dei prezzi delle materie prime a oscurare la strada del rilancio nel breve periodo.
Cosa aspettarsi per l’Eurozona? Focus su crescita e inflazione nel 2022 dal bollettino BCE.
Bollettino BCE: rimbalzo PIL nel 2022
La Banca Centrale Europea torna a indicare le prospettive economiche per il 2022 con il bollettino.
L’anno appena iniziato resta positivo, malgrado i nodi per la crescita che si sono presentati nel 2021 non sono stati del tutto sciolti.
Nel dettaglio, queste le valutazioni sui rischi per l’Eurozona:
“...i rischi per le prospettive economiche siano sostanzialmente equilibrati. L’attività economica potrebbe superare le aspettative della BCE se i consumatori acquistassero maggiore fiducia e risparmiassero meno del previsto. Al contrario, il recente peggioramento della pandemia, inclusa la diffusione di nuove varianti, potrebbe rappresentare un freno più persistente alla crescita.”
I funzionari di Francoforte restano osservatori attenti dell’aumento dei prezzi dell’energia e delle strozzature nell’offerta: se quest’ultimi fenomeni persistono, con incrementi anche salariali, la ripresa potrebbe rallentare.
Guardando ai Paesi della regione a moneta unica, comunque, si attende un rimbalzo del PIL nel 2022. Queste le stime BCE: Prodotto Interno Lordo reale al 5,1% nel 2021, al 4,2% nel 2022, al 2,9% nel 2023 e all’1,6% nel 2024.
L’outlook di dicembre è emerso in leggero peggioramento per il 2022 e in miglioramento per il 2023 rispetto a quanto stimato a settembre.
Inflazione sopra il 2% nel corso dell’anno
Osservata speciale è l’inflazione che, per la zona euro, è vista ancora superiore al 2% per gran parte del 2022. Nel breve termine si prevedono prezzi al consumo ancora elevati, ma in calo nel corso dell’anno.
L’analisi è così sintetizzata nel bollettino BCE:
“A novembre, l’inflazione energetica ha rappresentato più della metà dell’inflazione complessiva. La domanda continua inoltre a superare l’offerta limitata in alcuni settori. Le conseguenze sono particolarmente visibili nei prezzi dei beni durevoli e di quei servizi al consumo che hanno recentemente riaperto.”
Il 2022, comunque, resta l’anno in cui modelli di consumo, rincari di gas e luce e colli di bottiglia si normalizzeranno.
Queste le previsioni BCE aggiornate: inflazione annua al 2,6% nel 2021, al 3,2% nel 2022, all’1,8% nel 2023 e all’1,8% nel 2024, “un valore notevolmente superiore rispetto alle precedenti proiezioni di settembre.”
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