Bond mercati emergenti: i rendimenti possono tornare a scendere

MG

14/02/2019

Sulle obbligazioni dei mercati emergenti torna timidamente la fiducia. Ma per gli analisti di Mirabaud, la prudenza è d’obbligo

Bond mercati emergenti: i rendimenti possono tornare a scendere

Le obbligazioni dei paesi emergenti tornano ad interessare gli investitori. Lo stop temporaneo della Fed sul programma di rialzo dei tassi d’interesse e le recenti conferme di rallentamento di crescita dell’economia USA e cinese, hanno riportato la tranquillità fra i gestori di fondi obbligazionari specializzati sui mercati emergenti. Il sell off del 2018 sembra quindi essersi arrestato e timidamente stanno tornando gli acquisti di bond dei paesi BRICS.

«Le prospettive del debito dei mercati emergenti nel 2019 sono positive», afferma Daniel Moreno, Head of Emd di Mirabaud Asset Management, secondo cui ciò è in parte dovuto «al fatto di essere partiti da un base molto più bassa e con una crescita del Pil migliore rispetto ai mercati sviluppati». Il recente rapporto dell’Fmi di gennaio mostra infatti che «la crescita nelle economie avanzate è stata rivista al ribasso dello 0,3%, al 2% nel 2019 mentre le proiezioni per i mercati emergenti per il 2019 sono state corrette del -0,2% al 4,5%», osserva il gestore.

Obbligazioni paesi emergenti

Inoltre, i rendimenti in dollari dei titoli sovrani in valuta forte hanno raggiunto a dicembre il tasso più alto in 10 anni attestandosi oltre il 6%. «A nostro avviso», prosegue Moreno, «ciò rappresenta un punto di forza per gli investitori. Restiamo positivi sulla duration lunga dei i bond argentini e su alcuni emittenti sovrani africani come Nigeria, Angola ed Egitto». Moreno si aspetta inoltre un’inversione di tendenza ciclica del dollaro e che l’inflazione resti ben contenuta nella gran parte delle economie emergenti.

Tuttavia, conclude il gestore, un’escalation delle tensioni commerciali, un peggioramento delle condizioni finanziarie e i rischi politici «potrebbero essere le minacce maggiori per queste economie».

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