Breakout di una “doji inside bar” spinge euro/sterlina al target di 3 volte il rischio

Lavorare i trend direzionali del mercato, soprattutto quelli consolidati e con una forte inclinazione, è una manna per i trader di breve termine, che così possono attuare soluzioni tattiche più coraggiose alla ricerca di rendimenti nettamente più alti rispetto a quando si è costretti a lavorare in trend laterali o comunque non fortemente direzionali. Se in genere il rapporto rischio/rendimento delle operazioni si attesta tra 1:1,5 e 1:2 per l’attività di swing trading, con i trend più forti si può alzare un po’ l’asticella almeno fino a 1:3 (a volte anche qualcosina in più).

Certo quanto più il rendimento atteso si trova su un livello lontano rispetto al punto di ingresso tanto maggiore sarà la difficoltà a resistere psicologicamente nel trade, rischiando di essere eccessivamente “attivi” nel management del trade mentre si sta sviluppando. Oggi voglio mostrare come puntare a rendimenti molto interessanti, senza strafare e partendo da presupposti concettualmente validi. Andiamo a studiare il grafico giornaliero in basso del tasso di cambio EUR/GBP, ovvero l’euro contro la sterlina britannica.

Si può notare un trend indiscutibilmente al rialzo, caratterizzato da una folta schiera di candele bianche, quindi bullish, con una volatilità abbastanza semplice da lavorare, senza troppi strappi e pullback. Insomma, un trend quasi perfetto. A un certo punto si forma una doji sui top, ma non su un livello chiave del mercato. La seduta successiva evidenzia una nuova doji che però è anche inside bar. Questa doji inside bar è un segnale di continuazione della tendenza primaria, in caso di breakout. Si può impostare una semplice strategia long con un target atteso di 3 volte il rischio iniziale (3R). L’obiettivo di profitto prefissato verrà raggiunto, senza grossi patemi d’animo, nel giro di pochi giorni.

Alla prossima pillola!

Nicola D’Antuono