Alla scoperta di uno dei segnali di trading più sottovalutati e meno impiegati dai trader
Esiste un candlestick setup molto sottovalutato dai trader. Si tratta della indecision candle, ovvero una candela che ha un corpo piccolo (o addirittura inesistente, nel caso in cui si configurasse come una doji) ed entrambe le code lunghe. Una forma grafica del genere è sinonimo di indecisione. Quando appare sui massimi o minimi del mercato, quindi su una zona di supporto o resistenza chiave, la sua importanza aumenta tantissimo in quanto è potenzialmente in grado di segnare una svolta. In questi casi è utile adoperare una strategia basata sul breakout, con ordine stop sul massimo della candela (se siamo su un supporto) o sul minimo della stessa (se siamo su una resistenza).
Inoltre, se il setup è caratterizzato da un range non molto esteso – il più piccolo delle ultime 7 sessioni di trading – allora è molto probabile che possa scatenarsi un violento movimento direzionale contro-trend, soprattutto se la NR7 è successiva a due o più candele ad ampio range. Per comprendere meglio questo segnale operativo statisticamente molto affidabile andiamo a dare un’occhiata al grafico in basso del tasso di cambio GBP/USD, ossia la sterlina sul dollaro americano. Il time frame analizzato è il “4 ore”.
Si può notare una pesante svendita dai top di periodo, con i prezzi che si spingono rapidamente – e senza pullback rilevanti – fino al supporto fondamentale di area 1,2970. Il gap down di esaurimento è il primo segnale di possibile inversione bullish dai bottom. Le successive tre candele indicano nettamente contrazione della volatilità e indecisione del mercato. I candlestick setup della indecision candle è il segnale perfetto per provare una long con un ordine buy stop. Nel giro di due sedute viene già raggiunto il target minimo di 2 volte l’ammontare del rischio iniziale.
Alla prossima pillola!
Nicola D’Antuono
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