Il falso breakout è un pattern basato sul concetto di “test”, uno dei principi chiave dello swing trading. In genere è applicato quando il mercato esce da una congestione o attacca un livello chiave, ma a quel punto fallisce l’allungo decisivo
Il falso breakout è uno dei pattern più profittevoli per fare swing trading, soprattutto in presenza di trend poco direzionali. Il presupposto di base è che i mercati finanziari sono pieni di trappole, create ad arte dai cosiddetti large traders, ovvero gli investitori istituzionali che muovono centinaia di milioni di dollari ogni giorno. I retail traders, ossia i trader privati che operano con capitali propri, possono seguire le “mani forti” sfruttando questi movimenti dei prezzi a proprio vantaggio.
I falsi breakout possono essere di vario genere e si basano sul concetto di “test”, uno dei punti cardine dello swing trading. Sono noti anche come “bull trap” (versione ribassista) e “bear trap” (versione rialzista). Nel caso di studio analizzato oggi sul cross AUD/JPY, abbiamo un tipico falso breakout di una resistenza chiave che non sortisce effetti positivi per i compratori. La formazione del 2 candle reversal è un segnale ribassista molto solido.
La prima candela del pattern è una long candle, che sembra voler indicare l’avvio di una fase direzionale bullish molto sostenuta. In realtà la spinta dei compratori viene subito frenata dalla enorme pressione ribassista, che culmina con la realizzazione di una minacciosa long candle ribassista che chiude sotto il livello di resistenza. Il segnale short è notevole. L’entrata sul ritest della resistenza appare come la strategia più ovvia per sfruttare il successivo sell-off dei prezzi. Nel giro di un paio di mesi il cross AUD/JPY perderà circa 500 pip.
Alla prossima pillola!
Nicola D’Antuono
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