Calano i contagi nel Regno Unito, ma il merito non è solo dei vaccini: cosa succede?

Martino Grassi

27/07/2021

Nel Regno Unito i contagi stanno diminuendo e si sta assistendo ad un lento ma costante miglioramento della situazione che non è dovuto solamente dai vaccini. Ecco cosa sta succedendo.

Calano i contagi nel Regno Unito, ma il merito non è solo dei vaccini: cosa succede?

Nel Regno Unito, dopo alcune settimane che hanno fatto temere il peggio, la situazione sta tornando a migliorare e la curva dei contagi è tornata a dirigersi verso il basso per il sesto giorno consecutivo, riaccendendo una speranza negli inglesi. Nella giornata di ieri i nuovi casi sono stati poco meno di 25.000 facendo segnare una riduzione di circa 15.000 unità rispetto alla settimana scorsa.

Al momento è ancora troppo presto per parlare di tendenza, ma la situazione sembra che possa migliorare ancora, un scenario tanto positivo quanto inaspettato, dato che si è verificato in concomitanza con il periodo in cui nel Paese sono crollate tutte le restrizioni imposte per limitare la diffusione del virus. Ma quali sono stati i fattori che hanno permesso la riduzione dei contagi?

Calano i contagi nel Regno Unito: cosa succede?

In tutto il Regno Unito i contagi stanno diminuendo da sei giorni consecutivi e il portavoce del primo ministro ha fatto sapere che i dati sono incoraggianti, ma non siamo ancora fuori dal tunnel”. Il rapido miglioramento della situazione epidemiologica ha tuttavia incuriosito gli esperti che hanno iniziato a domandarsi quali siano stati i fattori che abbiano permesso un tale rallentamento dei contagi. La campagna vaccinale ha sicuramente giocato un ruolo determinante, tuttavia gli scienziati sembrano concordare sul fatto che molti altri fattori abbiano contribuito ad attenuare la corsa del virus.

Uno di questi potrebbe essere la conclusione dell’anno scolastico, infatti, sebbene quasi tutti fossero asintomatici o paucisintomatici, tra la popolazione scolastica è stata riscontrata un’alta percentuale di positività: “Con la fine delle scuole sono terminati anche i viaggi in macchina insieme, le feste pomeridiane, le chiacchiere tra adulti davanti ai cancelli”, facendo ridurre anche le occasioni di contagio. Anche la conclusione degli Europei di calcio avrebbero potuto contribuire alla riduzione dei contagi. Nel periodo dei tornei le persone erano solite radunarsi in casa o in altri luoghi chiusi per assistere alle partite, permettendo dunque al virus di infettare altre persone.

Infine è necessario considerare anche l’effetto dell’immunità di gregge: al momento l’88% della popolazione ha ricevuto almeno la prima dose, secondo quanto riportato dal Corriere, mentre il 70,5% ha concluso il ciclo vaccinale. Secondo l’Office of National Statistics al momento in Inghilterra più del 90% della popolazione ha gli anticorpi contro il coronavirus ottenuti grazie al vaccino o alla guarigione dalla malattia.

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