Infografica referendum costituzionale: capire la riforma e cosa votare

Chiara Ridolfi

04/12/2016

Per cosa si vota al referendum? Un guida veloce e semplice per capire cosa si va a votare oggi e quali sono i punti importanti della riforma.

Infografica referendum costituzionale: capire la riforma e cosa votare

Per cosa andiamo a votare oggi? I seggi per le votazioni del referendum costituzionale sono aperti da qualche ora e sono molti gli Italiani che cercano ancora di informarsi e comprendere la riforma.

Le spiegazioni al riguardo non sembrano mai dare una risposta chiara ed esaustiva delle modifiche che verranno apportate alla Costituzione. Per questo motivo abbiamo deciso di spiegare la riforma con una semplice infografica, in modo che si vada a votare informati.

Quando, nella cabina elettorale, si avrà di fronte il quesito del referendum non si potrà non essere preparati. Si dovrà quindi sapere cosa cambia se vince Sì e cosa se il referendum viene respinto.
Si dovrà infatti votare con una certa cognizione di causa, in modo da non effettuare la scelta sbagliata.

Per questo motivo Forexinfo.it, ha deciso di allegare alla chiara infografica che troverete sotto, anche oltre ai vari articoli che hanno spiegato la riforma costituzionale in ogni suo punto.

I seggi saranno aperti fino alle ore 23 e alle 12 le urne hanno registrato un’affluenza piuttosto alta (intorno al 20%). Per sapere tutte le informazioni in tempo reale seguite la diretta del referendum costituzionale di Forexinfo.it.

Nei 10 punti dell’infografica si potranno infatti conoscere i cambiamenti per i quali si è chiamati alle urne e decidere se votare sì o no al referendum costituzionale.
Ogni eventuale dubbio potrà inoltre essere chiarito con i contenuti di approfondimento, che troverete dopo l’infografica.

Infografica in 10 punti: per cosa si vota al referendum costituzionale

Infografica in 10 punti: approfondimenti

I punti che sono presenti nell’infografica vi hanno restituito un quadro più chiaro della situazione. In pochi minuti si è riusciti ad avere una visione più esaustiva della questione del voto e si sono compresi meglio i cambiamenti che sono stati proposti.

Potrete inoltre leggere testo della riforma, con spiegazioni e commenti, in modo da fugare ogni eventuale dubbio rimasto.

Per chi volesse approfondire queste tematiche, che risultano di non poca importanza, dato che nella giornata di oggi si è chiamati a decidere se cambiare o meno la Costituzione, abbiamo quindi creato dei contenuti di approfondimento.

Di seguito troverete i punti dell’infografica con spiegazioni più approfondite e link ai contenuti che possono aiutarvi ad avere una visione limpida della faccenda “referendum costituzionale”.

  1. Fine bicameralismo perfetto: la Camera dei deputati diventa l’unica assemblea legislativa e da sola potrà votare la fiducia al Governo. Al posto del Senato si avrà un nuovo organo: il Senato delle Autonomie. Esso sarà composto dai rappresentanti delle istituzioni territoriali, ossia consiglieri regionali e sindaci votati alle amministrative.
  2. Riduzione dei parlamentari: il Senato delle Autonomie avrà 100 membri, invece di 315, che compongono l’attuale Senato. Costoro non percepiranno un’indennità per il lavoro, dal momento che già verranno remunerati per il loro lavoro presso le regioni.
  3. Titolo V nuove competenze per Stato e Regioni: lo Stato mantiene competenza esclusiva su materie come le grandi reti di trasporto e di navigazione, la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia o la formazione professionale. Alle Regioni, oltre alle competenze proprie (come l’organizzazione sanitaria, il turismo o lo sviluppo economico locale), possono essere delegate altre competenze.
  4. Nuove funzioni del Senato: Senato delle Autonomie ha competenze legislative solo sui rapporti tra Stato, UE ed enti territoriali, su riforme e leggi costituzionali e sui referendum popolari. Il nuovo Senato può chiedere alla Camera di modificare le leggi ordinarie, ma l’assemblea di Montecitorio non è tenuta a dar seguito alla richiesta e può respingere le modifiche.
  5. Elezione Presidente della Repubblica: i 630 parlamentari della Camera e i 100 del Senato delle Autonomie voteranno il nuovo Presidente della Repubblica.
  6. Leggi d’iniziativa popolare e referendum: le soglie per proporre un referendum rimarranno le stesse e la soglia sarà comunque di 500 mila con un quorum del 50% più uno degli aventi diritto. Con la riforma costituzionale viene aggiunto che se si raggiungeranno le 800 mila firme invece il quorum si abbasserà alla maggioranza dei votanti nell’ultima tornata elettorale.
    Invece per le leggi di iniziativa popolare la soglia sarà innalzata da 50 mila a 150 mila.
    Si potranno però proporre i referendum propositivi e di indirizzo.
  7. Abrogazione dell’articolo 99 della Costituzione: Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, CNEL, e delle Province. Sono però previsti dei premi per le regioni virtuose, ossia quelle con i conti in regola.
  8. Nomine dei giudici della Consulta: 5 giudici della Consulta non saranno più eletti dal Parlamento riunito in seduta comune ma verranno scelti separatamente dalle due Camere. Al Senato ne spetteranno due e alla Camera tre.
  9. Parità dei sessi nell’articolo 55: Verrà introdotto un nuovo paragrafo nell’articolo 55 della nuova Costituzione, che reciterà: “Le leggi che stabiliscono le modalità di elezione delle Camere promuovono l’equilibrio tra donne e uomini nella rappresentanza ”. L’articolo 122, inoltre, specifica che sarà la legislazione statale a definire i principi fondamentali per garantire, anche a livello regionale, l’equilibrio di rappresentanza di genere.
  10. Ricorso preventivo alla Consulta per legge elettorale: prima della loro promulgazione le leggi elettorali potranno essere sottoposte a revisione da parte della Corte Costituzionale.

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