Anche Apple, come altre big tech e dell’automotive, stanno cadendo nella trappola della carenza mondiale di chip: cosa succede quali previsioni per la ripresa senza seminconduttori?
La carenza globale di chip sta andando di male in peggio.
Non sole le grandi aziende automobilistiche si vedono costrette a rivedere i piani di produzione, ora anche le big tech cominciano a tremare.
In primis Apple, che pur avendo presentato conti trimestrali stellari, ha lanciato l’allarme: senza la necessaria fornitura di semiconduttori la produzione dei dispositivi top del brand si fermerà.
Cosa sta succedendo e perché è un problema la carenza globale di chip?
Carenza di chip: tutte le aziende colpite
Case automobilistiche di tre continenti e giganti tecnologici come Apple e Samsung Electronics segnalano tagli alla produzione e perdita di entrate a causa della crisi. Non per la pandemia, ma per la mancanza di chip.
Nelle ultime ore, Honda Motor ha annunciato che interromperà la produzione in tre stabilimenti in Giappone per circa cinque-sei giorni il prossimo mese; BMW AG ha segnalato che sospenderà la produzione di auto Mini nella sua fabbrica di Oxford, in Inghilterra, per tre giorni; Ford Motor ha ridotto le sue previsioni sugli utili per l’intero anno a causa della debilitante carenza di chip, che vede estendersi al prossimo anno.
A fermarsi sarà anche Stellantis nello stabilmento italiano di Melfi, sempre per lo stesso motivo.
In più, le stesse aziende che hanno beneficiato della crescente domanda di telefoni, laptop ed elettronica durante la pandemia - che ha causato la carenza di chip - stanno iniziando a faticare.
Dopo un secondo trimestre di successo, Luca Maestri, Chief Financial Officer di Apple, ha avvertito che i vincoli di fornitura stanno riducendo le vendite di iPad e Mac, due prodotti che hanno ottenuto risultati particolarmente positivi durante i blocchi. Questo ridurrà dai $ 3 miliardi ai $ 4 miliardi le entrate durante il terzo trimestre fiscale.
Samsung, che è sia un produttore che un utente di semiconduttori, ha dichiarato che le entrate e i profitti della sua divisione mobile, che produce smartphone Galaxy, diminuiranno questo trimestre a causa della carenza di componenti e della debole domanda di modelli di punta.
Solo la scorsa settimana, Jaguar Land Rover Automotive, Volvo Group e Mitsubishi Motors si sono aggiunti all’elenco di case automobilistiche colpite da tale crisi e costrette a fermarsi.
Anche Elon Musk questa settimana ha definito la carenza di chip un “enorme problema.”
Il consulente AlixPartners ha affermato che la carenza di chip potrebbe costare all’automotive 61 miliardi di dollari di vendite perse quest’anno.
Quali previsioni sulla ripresa economica?
Cosa sta succedendo al mercato senza le adeguate forniture di tali componenti?
La carenza di semiconduttori ha costretto l’intera industria automobilistica a tagliare la produzione, lasciando scorte limitate presso le concessionarie proprio mentre i consumatori escono dai blocchi del Covid-19.
Senza chip cresce la minaccia di smorzare un nascente rimbalzo dell’intero mercato degli smartphone. Le spedizioni in tutto il mondo sono aumentate di circa il 27% a 347 milioni di dispositivi nel primo trimestre - aiutate da una pletora di nuovi modelli e dalla rapida ripresa post-pandemia della Cina - ma una carenza di componenti come i processori di app potrebbe indebolire questo slancio nel resto del 2021.
Il sentiment è che per ancora un anno ci sarà tale penuria di chip: nel frattempo, il mercato globale e le grandi aziende, come Apple, avranno subito l’impatto.
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