Quanto guadagna Carlo Calenda? Stipendio e patrimonio del leader di Azione

Alessandro Cipolla

29/12/2023

Lo stipendio, i guadagni e le dichiarazioni dei redditi di Carlo Calenda, l’ex ministro e attuale senatore di Azione.

Quanto guadagna Carlo Calenda? Stipendio e patrimonio del leader di Azione

Quanto guadagna Carlo Calenda? Una domanda questa sempre di grande attualità visto che l’ex ministro, oltre a essere uno dei leader politici più in vista del panorama nostrano, da tempo fa fatica a scrollarsi di dosso l’etichetta del pariolino.

Calenda infatti viene da una famiglia agiata e famosa, ma ora sta provando ad assumere le redini dei moderati con il suo partito Azione dopo essere stato in passato ministro dello Sviluppo Economico. In mezzo c’è stata l’elezione al Parlamento Europeo tra le fila del Partito Democratico, ma con i dem il matrimonio è durato molto poco visto che l’ex ministro ha scelto di andarsene al momento della nascita del governo giallorosso con il Movimento 5 Stelle.

Dopo aver corso da indipendente come sindaco di Roma prendendo il 20%, Calenda alle ultime elezioni politiche ha provato a ricucire con il Pd salvo poi rompere l’accordo siglato dopo pochi giorni. Alle urne così Azione ha fatto squadra insieme a Italia Viva, con l’ex europarlamentare che è stato eletto al Senato.

Il simposio tra Carlo Calenda e Matteo Renzi però è durato un solo anno: i due partiti si sono separati al Senato e alle elezioni europee di giugno correranno ognuno per conto proprio.

Vediamo allora quanto guadagna Carlo Calenda, dando uno sguardo alla biografia, allo stipendio percepito e alle dichiarazioni dei redditi del numero uno di Azione.

La biografia di Carlo Calenda

Classe 1973, romano di nascita, Carlo Calenda è figlio dell’economista Fabio Calenda e della sceneggiatrice Cristina Comencini (figlia del regista Luigi, uno dei maggiori esponenti della commedia all’italiana).

Dopo la laurea in giurisprudenza, Carlo Calenda ha lavorato per società finanziarie per poi entrare in Ferrari, nel 1998, come responsabile delle relazioni con i clienti e con le istituzioni finanziarie.

La società del cavallino rampante è in piena era Montezemolo: da questo momento la carriera di Calenda come manager e politico sarà legata alla figura di Luca Cordero di Montezemolo, che dopo una breve esperienza come capo marketing a Sky Italia, lo chiama a Confindustria. Qui Calenda viene nominato prima suo assistente e poi direttore dell’area strategica e affari internazionali dal 2004 al 2008.

Negli anni a seguire ricopre ruoli di spicco nell’Interporto Campano e nell’Interporto Servizi Cargo e viene scelto come coordinatore politico di Italia Futura, da cui nascerà poi Scelta Civica.

Qui il CV di Carlo Calenda

La carriera politica

È nelle liste di questo partito che Calenda si candida alle ultime elezioni politiche, nella circoscrizione Lazio. Non viene eletto, ma in virtù della sua esperienza manageriale nel 2013 viene nominato viceministro allo Sviluppo Economico sotto il governo Letta, ruolo che si vedrà confermato anche da Renzi.

Portavoce del made in Italy, la sua delega al Commercio con l’Estero lo porta a guidare diverse delegazioni di imprenditori italiani all’estero e a promuovere gli investimenti stranieri in Italia.

L’avventura con Scelta Civica si conclude nel febbraio 2015, mentre a marzo 2016 Calenda assume l’incarico di Rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione Europea, una posizione per la quale sono piovute molte critiche visto che da noi viene riservata ai diplomatici di carriera e non ai politici.

Matteo Renzi aveva inviato l’allora viceministro allo Sviluppo a Bruxelles a guidare la delegazione italiana, salvo poi chiamarlo nella sua squadra di governo. “Gli ho chiesto di tornare. Si tratta di una persona che già governava la macchina e conosce già i dossier sul tavolo” ha spiegato il premier in diretta TV.

Nominato il 10 maggio del 2016 ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda è riuscito a farsi apprezzare tanto da essere riconfermato anche durante il governo Gentiloni.

Dopo aver saltato il giro delle elezioni politiche del 2018, Calenda ha scelto di iscriversi al Partito Democratico venendo poi candidato come capolista nella circoscrizione Nord-Est alle elezioni europee del 2019.

Grazie alle 275.000 preferenze ricevute, è stato eletto europarlamentare ma la sua avventura con il PD è durata poco: a causa della alleanza con il Movimento 5 Stelle nel Conte bis, l’ex ministro ha lasciato i dem decidendo così di fondare Azione, il suo nuovo partito.

Nel 2021 in vista delle elezioni amministrative a Roma, si è candidato a sindaco sostenuto dalla lista Calenda Sindaco che vede al suo interno anche esponenti di Italia Viva e di +Europa. Il risultato è stato più che soddisfacente: 19,8% al primo turno, finendo davanti alla sindaca uscente Virginia Raggi.

Alle elezioni politiche 2022, Calenda si è sfilato dall’accordo con il Pd dopo che i dem hanno stretto un patto anche con il duo Sinistra Italiana-Verdi e con Di Maio. Azione così si è presentata in lista con Italia Viva, con l’ex ministro che è stato eletto al Senato dimettendosi il 12 ottobre 2022 dall’incarico di europarlamentare.

Lo stipendio e i guadagni

Carlo Calenda luglio 2019 a ottobre 2022 ha svolto il proprio mandato da europarlamentare e, come tale, ha diritto a uno stipendio da 7.956,87 euro lordi al mese, con la cifra che al netto scende a 6.200,72 euro.

Considerando tutte le altre voci tra spese e indennità, il guadagno totale oscilla tra i 16.000 e i 19.000 euro al mese, con l’importo che può variare a seconda della frequenza con cui si è partecipato alle sedute.

In qualità di senatore adesso ha diritto a un’indennità mensile lorda di 11.555 euro. Al netto la cifra è di 5.304,89 euro, più una diaria di 3.500 euro cui si aggiungono un rimborso per le spese di mandato pari a 4.180 euro e 1.650 euro al mese come rimborsi forfettari tra telefoni e trasporti.

In passato con un cinguettio su Twitter, un social particolarmente amato dall’ex ministro, Calenda ha dichiarato che prima di entrare in politica il suo ultimo stipendio da manager era da 600.000 euro l’anno bonus esclusi.

Nell’ottobre 2019, sempre su Twitter, il leader di Azione ha affermato invece come i suoi guadagni ammontano “attualmente a 80.000 euro in fondi più 40.000 euro in un piccolo private equity. Nessuna casa di proprietà, Freemont vecchia di 6 anni e motorino di 15. Bei tempi quando facevo il manager e guadagnavo sei volte di più”.

Quando è stato ministro dello Sviluppo Economico dal maggio 2016 fino al giugno 2018, essendo un tecnico e non un parlamentare aveva diritto a uno stipendio complessivo di 9.203,54 euro al mese.

Nella dichiarazione dei redditi 2015, Carlo Calenda ha fatto registrare un reddito complessivo pari a 98.428 euro. Una cifra ben inferiore rispetto a quanto dichiarato nel 2014, quando il reddito complessivo ammontava a 360.593 euro, e nel 2013 visto che dichiarava 463.319 euro.

Per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi 2017, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore l’attuale europarlamentare ha fatto registrare un totale pari a 166.264 euro, mentre nella dichiarazione del 2018 il reddito complessivo è sceso a 102.786 euro.

La dichiarazione dei redditi del 2022 che si riferisce al 2021 quando Calenda era europarlamentare, fa registrare un reddito complessivo pari a 65.291 euro.

Infine l’ultima dichiarazione dei redditi presentata, quella del 2023 che si riferisce al 2022 quando solo negli ultimi mesi è stato senatore dopo essere dimesso da europarlamentare, ha fatto registrare un reddito complessivo pari a 85.292 euro.

Dichiarazione redditi 2013 Carlo Calenda
La dichiarazione dei redditi 2013 di Carlo Calenda
Dichiarazione redditi 2014 Carlo Calenda
La dichiarazione dei redditi 2014 di Carlo Calenda
Dichiarazione redditi 2015 Carlo Calenda
La dichiarazione dei redditi 2015 di Carlo Calenda
Dichiarazione redditi 2018 Carlo Calenda
La dichiarazione dei redditi 2018 di Carlo Calenda
Dichiarazione dei redditi 2022 Calenda
Fonte Senato
Dichiarazione redditi Calenda 2023
Fonte Senato

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