Cartelle esattoriali: nuovo stop nel Decreto Ristori quinquies?

Antonio Cosenza

4 Gennaio 2021 - 10:30

Fisco, probabile nuovo stop: da marzo potrebbe essere attuato un piano di gestione straordinaria per la trattazione delle milioni di cartelle e avvisi in sospeso presso gli archivi dell’Agenzia delle Entrate.

Cartelle esattoriali: nuovo stop nel Decreto Ristori quinquies?

Vi abbiamo informato pochi giorni fa dell’invio imminente di circa 50 milioni di atti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione: avvisi e cartelle esattoriali per coloro che hanno maturato debiti con il Fisco, una mole di lavoro che si spera di smaltire nel giro di dodici mesi ma con il rischio che possa andare ad intaccare sul tessuto sociale.

Ricordiamo, infatti, che l’invio delle cartelle esattoriali è stato sospeso durante la prima emergenza Covid per poi essere prorogato fino al 31 dicembre 2020; al momento, però, non ci sono ulteriori rinvii ed è per questo che dal 1° gennaio 2020 l’ente di Riscossione sarebbe legittimato ad inviare tutti quegli atti che sono rimasti sospesi in questi mesi, una mole di lavoro non indifferente che rischia di bloccare il lavoro quotidiano sia dell’Agenzia quanto delle Poste.

Senza dimenticare poi che la crisi economica è ancora lontana dall’essere superata e le restrizioni introdotte per limitare i contagi da Covid persistono comportando la chiusura - o comunque un notevole calo del fatturato - di molte attività. Per questo motivo non è di certo il momento migliore per vedersi recapitare una notifica da parte dell’Agenzia delle Entrate riguardo ad un debito maturato con il Fisco.

A tal proposito sembra che alla fine il Governo abbia deciso in favore di un nuovo stop per l’invio delle cartelle esattoriali. Serve tempo, infatti, per pensare ad una soluzione alternativa - come ad esempio ad una possibile rottamazione quater - per far sì che i debiti che presto verranno notificati vadano a gravare il meno possibile sulle tasche dei cittadini.

Cartelle esattoriali: nuovo stop nel Decreto Ristori quinquies?

Come noto, il Governo sta lavorando ad un nuovo Decreto Ristori nel quale introdurre ulteriori misure per dare sostegno alle attività in difficoltà a causa dell’emergenza Covid.

E tra le varie misure dovrebbe trovare spazio - almeno secondo quanto emerso dalle ultime indiscrezioni - anche un nuovo stop per l’invio delle cartelle esattoriali.

Una nuova proroga, quindi, non ci sarà con il Milleproroghe, come invece si pensava, bensì con il Decreto Ristori quinquies che presto dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei Ministri, ma non prima di aver votato un nuovo scostamento di bilancio di circa 20 miliardi (l’appuntamento è atteso per la fine di gennaio).

Il Governo, quindi, è consapevole del fatto che l’invio di massa di 50 milioni di atti firmati Agenzia delle Entrate potrebbe mettere a dura prova la fibra del Paese in questo particolare periodo storico. Ed è per questo che prima di pensare a quale strategia adottare per permettere il pagamento più agevole dei debiti (qui le varie ipotesi) si cerca di prendere tempo rinviando ancora l’invio dei vari atti.

Cartelle esattoriali: fino a quando saranno sospese

Con il Decreto Ristori quinquies, quindi, oltre a potenziare i ristori riconosciuti alle aziende in difficoltà, e ad estenderli a quelle attività escluse dai precedenti provvedimenti, si cercherà anche di introdurre ulteriori misure di alleggerimento fiscale.

E tra queste novità c’è anche quella che guarda ad un nuovo stop delle attività di accertamento e riscossione nei primi mesi del 2021. Una scelta sicuramente rischiosa - visto che lo stop di questa attività nel 2020 ha prodotto un calo di 3 miliardi di euro - ma necessaria.

Nel dettaglio, lo stop dovrebbe essere prorogato fino al 28 di febbraio per poi essere attuato un piano di gestione straordinaria per trattare le milioni di cartelle e avvisi in sospeso presso gli archivi dell’Agenzia delle Entrate.

Come spiegato dal viceministro Laura Castelli, il rinvio potrebbe essere ulteriormente prorogato per le categorie più facili, mentre per gli altri potrebbe esserci una sorta di sconto Covid su sanzioni e interessi. A questo potrebbe essere affiancato un nuovo saldo e stralcio per ripulire gli archivi di tutti quei crediti di fatto inesigibili.

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