La cassa integrazione ha fatto crollare gli stipendi di milioni d’italiani, comportando delle pesanti perdite in busta paga. Ecco quanto hanno perso i lavoratori nelle varie Regioni.
La cassa integrazione ha fatto crollare gli stipendi degli italiani comportando delle ingenti perdite anche sulle buste paga, in totale si è assistito a un taglio complessivo di 4,8 miliardi di euro netti in soli due mesi di mancata attività lavorativa. La stima, fornita dal Servizio lavoro, coesione e territorio della UIL, basata sull’analisi dei dati INPS sulla cassa integrazione ha permesso anche di calcolare le perdite di ciascun dipendente.
Il coronavirus ha avuto delle pesanti ripercussioni sull’economia tanto da causare dei tagli netti negli stipendi che si aggirano in totale sui 2,5 miliardi di euro ad aprile, e 2,3 durante il mese di maggio.
La perdita in busta: classifica delle Regioni
Non tutte le Regioni hanno risentito allo stesso modo della cassa integrazione, in Lombardia, la Regione che ha sofferto maggiormente la cassa integrazione registrando delle perdite in busta paga pari al 25% del valore nazione, sono state richieste 409 milioni di ore di cassa integrazione.
Segue poi il Veneto con 212 milioni, l’Emilia Romagna con 172 e il Piemonte con 145 milioni. Le Regioni in cui invece ne sono state richieste meno sono la Calabria con 19 milioni di ore autorizzate, la Basilicata con 13 milioni e infine il Molise e la Valle d’Aosta con circa 4 milioni di ore autorizzate. Di seguito la classifica delle Regioni che hanno registrato una perdita maggiore a causa della cassa integrazione:
Regione | Perdite totali in busta paga |
Lombardia | 1,2 miliardi |
Veneto | 608 milioni |
Emilia Romagna | 491 milioni |
Piemonte | 418 milioni |
Lazio | 355 milioni |
Toscana | 313 milioni |
Sicilia | 157 milioni |
Calabria | 53 milioni |
Basilicata | 38 milioni |
Molise | 13 milioni |
Valle d’Aosta | 10 milioni |
In linea di massima quelle che hanno sofferto maggiormente sono quelle in cui sono state richieste più ore e tendenzialmente anche quelle più colpite dall’epidemia. Alle prime posizioni della classifica infatti troviamo le prime regioni che furono dichiarate “zona rossa” e dove ancora oggi la permane la situazione epidemiologica peggiore.
Buste paga alleggerite fino al 37%
A causa del mancato pagamento delle tredicesime e delle quattordicesime e dalla riduzione degli stipendi, in soli due mesi le busta paga dei lavoratori italiani si sono ridotte dal 18% al 37%, in base al reddito, spiega Ivana Veronese, segretaria confederale della UIL.
Si stima infatti che in totale abbiano usufruito della cassa integrazione circa 8,4 milioni di beneficiari nei mesi di aprile e maggio, facendo registrare un boom di ore autorizzate, circa 1,7 miliardi. In media si è assistito a un calo di circa 569 euro a testa a causa della cassa integrazione, cifra che quasi raddoppia arrivando a 966 euro per i beneficiare della cassa integrazione zero ore.
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