Ddl Zan: chi è a favore e chi è contro?

Alessandro Cipolla

06/07/2021

Il 13 luglio al Senato ci sarà la votazione finale per il Ddl Zan. Chi voterà sì o no? Ecco chi sono i partiti e i senatori favorevoli e contrari alla legge sull’omotransfobia.

Ddl Zan: chi è a favore e chi è contro?

Il Ddl Zan è una legge che prevede l’inasprimento delle pene, fino a un massimo di quattro anni di carcere, per i crimini e le discriminazioni contro omosessuali, transessuali, donne e portatori di handicap.

Il 4 novembre 2020 il testo è stato approvato alla Camera, con uno scrutinio segreto chiesto da Fratelli d’Italia, con 265 voti favorevoli, 193 contrari e 1 astenuto. Dopo un lungo periodo di stallo, la legge adesso dovrebbe approdare al Senato per l’approvazione definitiva il prossimo 13 luglio.

Il condizionale però è d’obbligo visto che di recente Italia Viva ha presentato degli emendamenti per modificare il Ddl Zan, cambiamenti che però sono stati respinti dal PD e dal Movimento 5 Stelle: solo nel caso in cui dovesse arrivare una mediazione in extremis tra i partiti, ci potrebbe essere uno slittamento della calendarizzazione.

Ma chi sono i senatori favorevoli o contrari al Ddl Zan? Ecco come i partiti potrebbero votare il prossimo 13 luglio quando il testo, salvo sorprese, dovrebbe approdare al Senato per l’approvazione finale.

Ddl Zan: i favorevoli e i contrari

Questa legge che molto sta facendo discutere, tanto da scomodare anche il Vaticano che in una lettera inviata al Governo ha parlato di una possibile violazione del Concordato Stato-Chiesa, prende il nome dal suo promotore Alessandro Zan, deputato del Partito Democratico ed esponente della comunità LGBT.

Proprio il PD e in particolare il suo segretario Enrico Letta sono tra i grandi difensori del Ddl, rifiutando finora ogni ipotesi di modifica. Anche il Movimento 5 Stelle al pari di Liberi e Uguali si è sempre schierato a favore della legge.

Italia Viva lo scorso novembre alla Camera ha votato a favore del Ddl Zan, ma adesso vorrebbe cercare una mediazione con il centrodestra: per i renziani ci sarebbe il rischio che il testo possa essere affossato al Senato, dove i numeri sono molto più in bilico, specie se dovesse essere richiesto il voto segreto.

La Lega di recente ha presentato un testo alternativo rispetto a quello approvato alla Camera, con anche Forza Italia e Fratelli d’Italia che si sono detti disposti a votare una legge sull’omotransfobia a patto che ci siano delle differenze sostanziali rispetto al Ddl Zan.

Senza una mediazione, il prossimo 13 luglio si andrà comunque alla conta al Senato. Questi sono i partiti che potrebbero votare a favore o contro.

Favorevoli:

  • PD
  • Movimento 5 Stelle
  • Liberi e Uguali
  • Azione

Contrari:

  • Lega
  • Fratelli d’Italia
  • Forza Italia

Indecisi

  • Italia Viva
  • Gruppo Misto

I numeri

Matteo Renzi di recente ha dichiarato che Italia Viva è pronta comunque al Senato a sostenere il Ddl Zan, ma specie in caso di voto segreto segreto non sembrerebbero esserci certezze. Ad aprile, Matteo Richetti di Azione ha invece confermato il voto favorevole del partito ideato da Carlo Calenda.

Diversi senatori renziani del PD, ce ne sono ancora molti tanto da essere maggioranza all’interno del gruppo parlamentare, potrebbero però votare contro in caso di scrutinio segreto, così come si parla anche di alcuni grillini pronti al no.

Ha annunciato invece il suo convinto sì la senatrice di Forza Italia Barbara Masini, ma potrebbe non essere la sola tra gli azzurri, al pari del senatore Lello Ciampolillo ex Movimento 5 Stelle e ora al Gruppo Misto.

Numericamente il blocco PD-M5S-LeU può contare al Senato su 141 voti, contro i 135 del centrodestra. Saranno così decisivi ancora una volta i 17 senatori di Italia Viva, autentici arbitri del destino del Ddl Zan.

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