Potrebbe nascere un contenzioso legale sui diritti in chiaro della Champions League: la Rai ha esercitato l’opzione per i prossimi due anni, ma Sky potrebbe annullare l’accordo con Mediaset che aspetta alla finestra.
Potrebbe durare una sola stagione il ritorno della Champions League in chiaro sulla Rai. Nonostante che Viale Mazzini abbia dato il suo via libera all’esercizio di opzione per le prossime due stagioni, Sky potrebbe far saltare l’accordo con Mediaset pronta a subentrare.
Tutto nasce dal fatto che il contratto siglato con la Rai a inizio 2018 prevedeva, come conditio sine qua non, che Sky avesse per il periodo 2018/21 gli stessi diritti TV per la Serie A del triennio precedente, cosa che invece non è accaduta visto che poi lo scorso giugno una parte dei diritti sono stati assegnati a DAZN.
Secondo Sky, l’opzione esercitata dalla Rai per la trasmissione in chiaro delle prossime due stagione della Champions League sarebbe quindi nulla, con una battaglia legale tra le due aziende che sembrerebbe essere all’orizzonte.
La Rai e i diritti TV per la Champions League
Dopo anni che era stata Mediaset a trasmettere le partite in chiaro della Champions League, nello scorso triennio Premium ha avuto tutto il pacchetto in esclusiva, la grande novità di questa stagione è stato il ritorno della Rai.
Finita l’esperienza targata Mediaset, che ha portato al salasso i conti dell’azienda, è stata Sky ad aggiudicarsi nel giugno 2017 i diritti televisivi per trasmettere tutte le partite della Champions nel triennio 2018-20121.
A gennaio 2018 Sky ha quindi siglato un accordo con la Rai: per un costo che si aggira sui 39 milioni, l’emittente pubblica in questa stagione 2018/2019 può trasmettere un incontro del mercoledì a scelta, entrambe le semifinali, la finale e la Supercoppa Europea.
Entro il 31 gennaio 2019 la Rai poteva esercitare l’opzione per anche le prossime due stagioni. Dopo alcuni tentennamenti, alla fine il Cda di Viale Mazzini ha dato il suo via libera, nonostante che l’esborso potrebbe zavorrare i conti dell’azienda nei prossimi bilanci.
Stando così le cose, anche per le prossime due stagioni della Champions League i match in chiaro della competizione si potranno vedere sulla Rai. Alla luce delle possibili mosse di Sky, la cosa però non appare scontata.
I dubbi di Sky e la possibile battaglia legale
Quando è stato siglato l’accordo tra Rai e Sky sulla cessione dei diritti in chiaro della Champions, a gennaio 2018, ancora dovevano essere assegnati i diritti relativi al triennio 2018-2021 della Serie A viste le lungaggini nei bandi.
A giugno 2018 Sky e Perform si sono spartiti i diritti, con l’emittente satellitare che così non si è aggiudicato l’intero pacchetto del massimo campionato come era invece negli anni precedenti.
L’accordo siglato con la Rai in precedenza prevedeva però un diritto d’opzione condizionato al fatto che per il periodo 2018-21 Sky avesse diritti per la Serie A pari al triennio precedente, cosa che poi non si è realizzata.
Vista questa clausola, l’opzione esercitata dalla Rai sarebbe quindi nulla. In più tra le due aziende ci sarebbe maretta anche per la trasmissione dei canali pubblici su Sky, con Viale Mazzini che vorrebbe ricevere un compenso trovando al momento un netto rifiuto.
Se Sky comunque dovesse ritenere non valida l’opzione esercitata dalla Rai, a quel punto il ricorso ai Tribunali sarebbe inevitabile. Vista la clausola esistente, è facile immaginare che i diritti possano alla fine tornare tutti in mano all’emittente satellitare.
A quel punto Sky potrebbe decidere di tenere per sé i diritti per le partite in chiaro della Champions League, magari trasmettendo gli incontri su TV8, oppure cosa più probabile venderli ancora ma tramite un nuovo accordo, con Mediaset che nel caso potrebbe tornare così in gioco.
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