I mercati scambiano misti, in una settimana che ha già acceso i riflettori sulla Cina che apre a la sessione annuale del Comitato Centrale del Partito comunista. I trader guardano anche l’inflazione.
Mercati oggi contrastanti, con gli investitori che tengono d’occhio l’impatto delle pressioni sui prezzi, la politica monetaria e il ritmo della ripresa economica.
La Cina è sotto i riflettori: il Partito Comunista si riunisce per la prima volta in più di un anno questa settimana. L’incontro dovrebbe gettare le basi per estendere il mandato del presidente Xi Jinping, che ha scosso i mercati con la sua campagna di «prosperità comune» per ridistribuire la ricchezza della nazione e con la stretta normativa sui colossi.
I prezzi del petrolio avanzano dopo che i produttori dell’OPEC+ hanno respinto la richiesta degli Stati Uniti di accelerare gli aumenti della produzione. Saudi Aramco ha anche incrementato il prezzo di vendita ufficiale del greggio agli acquirenti in tutto il mondo.
In questa cornice, vediamo cosa succede oggi ne mercati.
I mercati asiatici oscillano e guardano alla Cina
Alle ore 8.11 il Nikkei cede lo 0,35% e gli indici Shenzhen e Shanghai scambiano rispettivamente a +0,29% e +0,21%. Hong Kong perde terreno e va a -0,64%.
In primo piano c’è ancora la Cina. Il dragone ha registrato un avanzo commerciale mensile record in ottobre con l’aumento delle esportazioni, sottolineando il supporto per l’economia cinese che ha subito un brusco rallentamento negli ultimi mesi. Tuttavia, le importazioni sono cresciute meno del previsto, mostrando la flessione della domanda interna.
Pechino resta impantanato in una serie di difficoltà: i controlli severi sui contagi Covid in Cina potrebbero smorzare l’attività di fabbrica e dei consumatori, “continuando a creare un quadro di ripresa incerto”, ha affermato Yeap Jun Rong di IG.
Da segnalare che il Partito comunista cinese al potere tiene una sessione plenaria questa settimana. Il plenum dovrebbe discutere il punto all’ordine del giorno: “la risoluzione sui principali obiettivi raggiunti e l’esperienza storica di 100 anni di storia del Partito.”
Gli analisti osservano attenti visto che tale riunione dovrebbe incoronare Xi Jinping e la sua strategia sulla prosperità comune, che tanto ha inciso anche sui movimenti di mercato.
Inflazione osservata speciale
Il dibattito sull’inflazione continua a mettere in ombra i mercati, che avevano tratto conforto da una forte stagione degli utili nonostante l’aumento dei prezzi e lo stress della catena di approvvigionamento.
Il presidente della Federal Reserve Bank di Kansas City, Esther George, ha affermato che il rischio di un periodo prolungato di inflazione elevata è aumentato.
Secondo Bloomberg Intelligence, mercoledì 10 novembre si prevede che i prezzi al consumo USA mostreranno pressioni al ritmo più “caldo” degli ultimi tre decenni.
Venerdì scorso, l’indice di riferimento di Wall Street S&P 500 è aumentato dello 0,4%, raggiungendo il record di un settimo giorno dopo che i datori di lavoro statunitensi hanno assunto più persone del previsto a ottobre.
Il Dow Jones DJIA ha guadagnato lo 0,6% a 36.327,95, toccando anche un nuovo massimo.
L’approvazione da parte del Congresso di un progetto di legge sulle infrastrutture da 1 trilione di dollari a lungo ritardato ha rallegrato gli investitori, anche se un piano più ampio che riguarda spesa sociale e ambientale sta trovando diversi ostacoli.
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