La Cina potrebbe stabilire lo stop della quotazione estera, negli USA in primis, per le big tech che gestiscono molti dati sensibili. La misura metterebbe sotto controllo le IPO.
Dalla Cina nuove indicazioni sulla stretta normativa contro le big tech: IPO vietate negli USA?
Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, Pechino sta esaminando regole severe per vietare alle società Internet nazionali di diventare pubbliche negli Stati Uniti.
I regolatori cinesi stanno prendendo di mira specificamente le big tech che controllano e possiedono enormi quantità di dati sensibili sugli utenti.
Una mossa, che sebbene non ufficiale, non sorprende gli investitori. Pechino ha iniziato da tempo una politica severa nei confronti dei colossi quotati. Cosa accadrà alle IPO cinesi?
In Cina big tech sotto pressione: vietate le IPO?
La Cina colpisce ancora i colossi nazionali.
Venerdì le azioni di Alibaba sono scese di quasi il 3% negli scambi pre-mercato dopo aver perso il 15% solo questo mese.
Invesco Golden Dragon China ETF, che tiene traccia delle azioni cinesi quotate negli Stati Uniti costituite da ADR di società con sede centrale e costituite nella Cina continentale, ha perso il 26% in questo trimestre a causa dell’aumento della pressione normativa.
Le nuove regole devono ancora essere finalizzate. Il CSRC (China Securities Regulatory Commission) prevede di implementarli intorno al quarto trimestre e ha chiesto ad alcune aziende di trattenere le IPO all’estero fino ad allora.
Di fatto, si tratterebbe di insituire un meccanismo che richiede alle aziende di ottenere l’approvazione formale per le IPO all’estero da un comitato interministeriale che sarà istituito nei prossimi mesi.
La decisione rientrerebbe pienamente nella strategia finora perseguita. Pechino sta già reprimendo i settori dalla tecnologia all’istruzione e ai giochi, mentre inasprisce le restrizioni sui flussi di dati transfrontalieri e sulla sicurezza.
Il Governo ha dato la caccia ad alcune delle aziende più potenti della Cina, tra cui Didi, Alibaba e Tencent. Ora si attendono novità - e divieti - su IPO a Wall Street e non solo.
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