Com’è andato il Centrodestra alle elezioni?

Giorgia Bonamoneta

4 Ottobre 2021 - 23:23

Cosa sta succedendo nel centrodestra? I risultati delle elezioni amministrative confermano un calo delle preferenze, soprattutto al nord e un calo dell’affluenza generale.

Com’è andato il Centrodestra alle elezioni?

Per il centrodestra è arrivato il momento di fare i conti con le elezioni amministrative 2021, quelle tenutesi tra ieri e oggi (3-4 ottobre) e che hanno reso evidente, fin dai primi scrutini, un certo orientamento avverso al centrodestra nei maggiori capoluoghi d’Italia.

Si parla già da diverse ore di “sconfitta”, ma mentre il PD esulta e il Movimento 5 Stelle timidamente alza la testa per rivendicare i propri risultati (basti guardare la percentuale di preferenze ottenuta da Virginia Raggi, pari al momento a 19,72%) il centrodestra palesa un certo turbamento interno.

Se infatti il centrodestra è andato sotto le aspettative quasi ovunque, a Roma il quasi semisconosciuto Enrico Michetti, candidato di Fratelli d’Italia, è riuscito a portarsi a casa 30,85% (dati delle 22.24 con 736 sezioni scrutinate su 2.603), palesando un diverso peso dei partiti nel centrodestra.

Centrodestra in difficoltà: Lega e Fratelli d’Italia fanno mea culpa

I primi discorsi alla luce dei risultati delle elezioni amministrative sono lucidi. Matteo Salvini e Giorgia Meloni non tessono certo gli elogi degli sfidanti di centrosinistra, ma comunque emerge un mea culpa generale sui ritardi dei partiti nel selezionare, valutare e sostenere i candidati dei maggiori capoluoghi d’Italia.

I risultati al momento danno il centrosinistra ampiamente avanti e senza dubbi a Milano (Beppe Sala - 57,51%), Napoli (Gaetano Manfredi - 63,46%) e Bologna (Matteo Lepore - 62,02%). In direzione di ballottaggio invece sono le elezioni di Roma, Torino e Trieste.

Sono in ballo tre grandi comuni d’Italia, tra cui la Capitale, città più importante per il centrodestra e la sorprendente corsa di Enrico Michetti. Con relativamente pochi scrutini conclusi, i risultati al momento sono:

  • Enrico Michetti - 30,09%
  • Roberto Gualtieri - 26,83%
  • Virginia Raggi 19,72%

Calo di affluenza, per il centrodestra è crisi della democrazia

In generale il centrodestra ha compreso i propri errori, abbiamo “perso per demeriti nostri” ha detto Matteo Salvini (Lega) in conferenza stampa, arrivata presto rispetto all’ultimazione degli scrutini.

Il centrodestra non ha certamente gettato la spugna prima del tempo, ma i risultati evidenti hanno reso le “provocazioni del Pd”, per usare le parole del leader della Lega, una perdita di tempo. Secondo Salvini infatti è ora il momento di prepararsi per le elezioni dell’anno prossimo, quando saranno le province ad andare alle urne.

Centrodestra: un sorpasso interno

Il quadro attuale è quello di un centrodestra indebolito, soprattutto al Nord dove il centrosinistra si fortifica. Le elezioni hanno inoltre reso ancora più evidente una tendenza interna al centrodestra.

Lo scenario politico è quello di una quasi totale scomparsa dai radar di Forza Italia, di cui nessuno sta effettivamente parlando, la perdita di terreno della Lega e il leggero sorpasso di Fratelli d’Italia.

La preoccupazione sull’affluenza

Un altro chiaro segnale che qualcosa non va è l’affluenza, in netto e continuo calo rispetto alle elezioni del 2019 e prima ancora del 2016 (-19,8%).

Le parole di Giorgia Meloni sono un richiamo all’attenzione dei politici tutti: “Noi non siamo di fronte a una crisi dei pariti, siamo di fronte a una crisi del rapporto tra i cittadini e la democrazia”.

Una riflessione centrale per tutti quindi, che deve far pensare tanto i vinti quanto i vincitori.

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