L’umanità sogna di andare nello spazio e solo gli astronauti possono dire di avercela fatta al momento. Come si diventa astronauta? Ecco i requisiti e i guadagni di un lavoro fuori dal comune.
Sono sempre di più i bambini e le bambine che sognano di lasciare il pianeta Terra e diventare astronauti. Non è un percorso breve e semplice, su questo non ci sono dubbi. Samantha Cristoforetti ha descritto il lavoro di astronauta come “fatto di peso e leggerezza in contrapposizione”.
Non si arriva per puro caso o fortuna a fare gli astronauti di professione, cioè a mettere piede, per così dire, nello spazio. Si deve affrontare un percorso di studi scientifici o ingegneristici, oltre che avere delle basi di salute fisica, medica e psicologica.
È importante essere in salute, ma il concetto è piuttosto ampio, tanto che l’Esa (Agenzia spaziale Europea) ha aperto alla possibilità di un equipaggio con astronauti con disabilità fisiche. A differenza della carriera militare, non c’è bisogno di un corpo troppo muscoloso e oltre al fisico si deve allenare la mente, bisogna essere pronti a lavorare in squadra e in una situazione di isolamento del tutto unica.
Per chi vuole diventare astronauta l’obiettivo del guadagno è forse l’ultimo degli interessi, ma quanto si guadagna è una domanda sempre lecita.
Il percorso per diventare astronauta: tutti i requisiti
Chiunque può sognare di diventare un astronauta, ma non tutti ne percorrono la strada, spesso spaventati all’idea del percorso di studi o dall’addestramento. Tra le prime informazioni che si trovano in rete, che rispondono alla domanda su come si diventa astronauti, si scopre che “basta” una laurea in una disciplina scientifica e un’età preferibilmente compresa tra i 27 e i 37 anni.
Scendendo nel dettaglio si scopre, anche se non è una sorpresa, che serve un’ottima conoscenza della lingua inglese. La conoscenza di una seconda lingua straniera è un requisito extra, ma molto utile, soprattutto se si tratta della seconda lingua della stazione spaziale, cioè il russo.
Le qualifiche e le competenze necessarie per candidarsi sono:
- un master in scienze naturali (scienze fisiche, scienze della terra, dell’atmosfera o dell’oceano, scienze biologiche), medicina, ingegneria o matematica/informatica;
- avere tre anni di esperienza di lavoro in un laboratorio, in un ospedale o aver condotto ricerca sul campo;
- titolo di pregio un dottorato di ricerca o titolo equivalente.
È bene conoscere, anche per potersi preparare in anticipo (dove possibile), gli altri requisiti richiesti, questa volta nel corso del programma di addestramento. Dal test di nuoto a operazioni di volo, diventare astronauti non comporta solo la simulazione di microgravità come si vede nei film.
Non mancano poi i requisiti psicologici:
- lavorare bene in team e in spazi ristretti;
- essere pronti a situazioni di pericolo e rischio;
- sopportare orari di lavoro irregolare e sbalzi di routine.
Il percorso per diventare astronauta: come candidarsi
L’apertura delle candidature sono piuttosto regolari e si possono seguire attraverso il sito ufficiale dell’Esa. Per potersi candidare è quindi necessario che sia aperto il concorso e inviare la documentazione entro il tempo massimo.
Per compilare la domanda si deve creare un account sul sito e inserire il curriculum, una lettera di motivazione e una copia del passaporto.
Quanto guadagna un astronauta?
Il guadagno di un astronauta non è spaziale, anzi rimane decisamente a terra. Si tratta infatti di un normale stipendio da impiegato d’ufficio in Francia. Almeno queste sono state le parole di Paolo Nespoli, astronauta.
Gli astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea prendono circa 4.500 euro al mese, che diventano 6.000 euro dopo il primo anno e 7.000 euro dopo il primo viaggio spaziale. Non si riceve un extra giornaliero chissà quanto elevato, si tratta di circa 20-30 euro/dollari al giorno. Un esempio di questo è dato dallo stipendio di Samantha Cristoforetti o Luca Parmitano.
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