Come fare swing trading con un mercato in range

Nicola D’Antuono

23 Luglio 2018 - 20:00

Sfruttare le strutture di mercato “laterali per ottenere rendimenti elevati con rischi contenuti

Come fare swing trading con un mercato in range

Per uno swing trader, alla costante ricerca di opportunità nel breve termine, muoversi in un contesto di mercato decisamente poco direzionale di certo non può essere il massimo. Tuttavia, anche in mercati in range è possibile realizzare profitti interessanti, semplicemente muovendosi sugli estremi della fase laterale. L’ideale è sempre e comunque lavorare strumenti finanziari con una buona capacità di evidenziare rilevanti escursioni di prezzo giornaliere e che in passato abbiano mostrato a più riprese evidenti segnali di price action nei pressi dei key levels.

Il caso di studio analizzato oggi riguarda il tasso di cambio AUD/JPY, time frame daily, che mediamente non ha una volatilità elevata ma che ha spesso mostrato una buona propensione a realizzare violenti movimenti direzionali a partire da livelli chiave di supporto e resistenza. Pertanto anche un contesto in range può diventare una buona occasione per fare swing trading con ottimi risultati: basta attendere un movimento dei prezzi nei pressi degli estremi della fase laterale e la comparsa di un chiaro segnale di price action trading.

Il grafico mostrato in alto mette in rilievo la formazione di un 2 candle rejection del tipo double top lower close. Tale segnale individua una forte pressione in vendita dei sellers, a partire da una fondamentale zona di resistenza del mercato. I compratori battono rapidamente in ritirata. All’inizio dell’ottava successiva, però, tentano un nuovo assalto alle resistenze, ma si fermano su un ostacolo tecnico intermedio mostrando così un tipico lower high. Inoltre si forma una doppia pin bar ribassista, che conferma nettamente la bias negativa del mercato.

L’entrata short poteva essere effettuata sul livello del 50% del range della candela di setup, ovvero del 2 candle rejection, utilizzando un ordine pendente sell limit. A fronte di un rischio ben circoscritto (stop loss sopra il massimo del setup pattern e quindi della resistenza), era possibile beneficiare di un elevato rendimento, considerando che l’uscita tecnica più naturale poteva essere considerata sul supporto chiave di area 81. In pratica si poteva ottenere un rapporto rischio/beneficio pari a 1:5.

Alla prossima pillola!

Nicola D’Antuono

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