Nasce un nuovo servizio per prelevare i contanti. Al via la sperimentazione di Farmacash, con i bancomat inseriti all’interno delle farmacie. Ecco perché nasce e di cosa si tratta.
Sono a rischio estinzione gli sportelli bancomat e ATM per il prelievo di contanti. Per questo motivo nasce il nuovo progetto Farmacash che vede l’inserimento di sportelli automatici all’interno delle farmacie. Davanti a una situazione che ha visto calare drasticamente la presenza di filiere bancarie e di bancomat sul territorio, la Regione Umbria ha deciso di avviare questa iniziativa, ancora in fase sperimentale, ma che in breve tempo potrebbe essere proposta sull’intero territorio nazionale.
Farmacash: il bancomat all’interno della farmacia
Nuovi bancomat all’interno delle farmacie. È questo il nuovo progetto avviato dall’Umbria, dal nome Farmacash. In una situazione in cui l’Italia vede sparire dai piccoli Comuni gli ATM, l’iniziativa vede la possibilità di prelevare i contanti all’interno delle farmacie. Il nuovo progetto umbro vede quindi al centro un “nuovo modo di vivere la farmacia”, diventando così anche un punto per l’erogazione di contanti. Il denaro viene quindi reso disponibile, non solo per i resti, ma anche per il prelievo, come a un normale sportello bancomat.
Al momento Farmacash è in fase sperimentale, attuato tramite la start up Innovacash s.r.l., a Perugia. Dopo il test si punta ad avviare la sperimentazione in 20 farmacie del Centro Italia, con tutti i servizi attivi. Se la sperimentazione avrà esito positivo, per la fine dell’anno Franco Baldelli, il managing director di Innovacash, prevede di proporre Farmacash sull’intero territorio nazionale.
Farmacash: come nasce il progetto dell’Umbria
Non è un caso che Farmacash nasca sul suolo umbro. Infatti tra tutte le Regioni italiane che hanno risentito della cosiddetta “debancarizzazione”, l’Umbria è sicuramente la più colpita. Stando ai numeri stilati da Bankitalia e rielaborati dal sindacato Uilca dal 2016 al 2020 in Italia sono spariti alcuni punti per il prelievo.
- Gli ATM sono diminuiti del 6,9%, da 36.754 a 34.204 unità.
- Le filiali sono scese del 19,1% da 29.039 a 23.480 sedi.
Ormai sono circa 2.800 i Comuni italiani che non hanno più nemmeno uno sportello per prelevare. È per questo motivo che nasce Farmacash. L’intento è quello di creare una “rete capillare” di servizi ATM, di pagamento e assicurativi. La decisione è nata a seguito delle numerose farmacie che, soprattutto nei piccoli Paesi, hanno segnalato a Invocash come molti clienti entrassero in cerca di un bancomat da cui prelevare contante. Il progetto, nato con la start up Innovacash s.r.l e controllata da Farma Service Centro Italia, potrà garantire l’acquisto dei medicinali, ma allo stesso tempo al ritiro di denaro, o addirittura al pagamento delle bollette.
Farmacash: cosa si potrà fare?
Sono quindi molti i servizi offerti dal nuovo progetto Farmacash. Infatti grazie agli accordi stipulati tra Invocash con altri enti, il contante sarà reso disponibile dietro una commissione, esattamente come quella che si paga quando si preleva da uno sportello diverso da quello della propria banca.
Sarà quindi possibile prelevare, ma non solo. Farmacash invero offrirà la possibilità di:
- depositare i contanti;
- prenotare il denaro;
- pagare le utenze come acqua, luce e gas;
- stipulare polizze assicurative.
Il denaro raccolto e non ritirato dalla farmacia non andrà perso, ovviamente, ma sarà depositato all’interno della macchina in cassetti blindati, come se fosse un vero deposito in banca. Inoltre Franco Baldelli ha anche spiegato che a breve nascerà l’App di Farmacash, che consentirà di richiedere il prelievo tramite un QR Code, che verrà letto dalla cassa intelligente, erogando i contanti richiesti. In questo modo si potranno ritirare i soldi senza dover necessariamente utilizzare una carta di credito o di debito. Un nuovo progetto innovativo che cerca in tutti i modi di adattarsi alla “debancarizzazione” di molti Comuni italiani, cercando di far sopravvivere il denaro in contanti.
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