Commerzbank: il membro del Consiglio di Sorveglianza Wittmann ha parlato chiaro. Scorrerà molto sangue prima di una fusione con una banca italiana
Commerzbank: una fusione con una banca italiana è da escludere secondo Stefan Wittmann, portavoce del sindacato dei Verdi e membro del Consiglio di sorveglianza del colosso tedesco.
“Prima di fonderci con gli italiani scorrerà molto sangue”, ha affermato in una recente intervista al quotidiano Handelsblatt.
Le dichiarazioni di Wittmann non hanno lasciato spazio a interpretazioni di sorta: ad oggi non esistono possibilità di fusione tra Commerzbank e società italiane quali UniCredit, la più gettonata dalle speculazioni del mercato.
Commerzbank: niente fusioni con gli italiani
Le dichiarazioni dell’uomo sono arrivate a qualche settimana di distanza dal fallimento dei colloqui tra Commerzbank e Deutsche Bank. La mancata fusione tra i due colossi di Germania ha aperto le porte a una nuova ondata di speculazioni e diversi analisti hanno iniziato a immaginare un ipotetico matrimonio tra l’istituto di Zielke e la nostrana UniCredit.
Oggi, quelle stesse speculazioni sono state nuovamente messe all’angolo dalle affermazioni di Wittmann. Per dirla con le sue stesse parole, la fusione con istituto straniero potrebbe concretizzarsi sono se questo spostasse la propria base in Germania permettendo a Commerzbank di rimanere un marchio indipendente.
“Cruciale, tuttavia, è la questione di come una fusione potrebbe aumentare il rendimento”.
Le ultime dichiarazioni dell’uomo hanno definitivamente gettato acqua sul fuoco dei rumor e sono state spalleggiate da quelle di Jean Pierre Mustier, CEO della milanese, che ha definito difficili le operazioni transfrontaliere.
Almeno per il momento, insomma, pare una fusione tra Commerzbank e banche italiane quali UniCredit sia da escludere totalmente.
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