Concorso Scuola 2016: quale futuro per chi non lo supera?

Simone Micocci

3 Agosto 2016 - 12:19

Concorso Scuola 2016: in aumento la percentuale dei bocciati. Cosa accadrà in futuro a chi non ha superato il concorsone?

Concorso Scuola 2016: quale futuro per chi non lo supera?

Concorso Scuola 2016: cosa accadrà a quegli insegnanti che non lo superano? Quale sarà il loro futuro professionale?

Le polemiche sul Concorso Scuola 2016 sembrano non finire mai. Infatti, nonostante i risultati degli scritti non siano stati ancora comunicati a tutti i candidati, si può già registrare un’enorme percentuale di bocciati.

Addirittura in alcune regioni i docenti ammessi alle prove orali del Concorso Scuola sono in numero inferiore rispetto ai posti disponibili. Ad esempio, in Calabria nessun candidato della classe di concorso A18 è stato ammesso all’orale.

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Sembrava che il Concorso Scuola 2016 potesse essere un ottima opportunità per almeno 63.000 docenti precari, ma a quanto pare non sarà così. Il futuro di buona parte degli iscritti al Concorsone, quindi, è ancora tutto in discussione.

La paura della maggior parte dei candidati del concorso a cattedre è di non sapere quale sarà il loro futuro professionale. Proviamo quindi a fare chiarezza su cosa potrebbe succedere a quei candidati che non superano il concorso a cattedra.

Concorso Scuola: il fallimento pregiudica l’iscrizione alle Graduatorie di istituto?

Chi non supera il concorso a cattedre continuerà ad essere un insegnante precario.

Il docente precario potrà continuare comunque con le supplenze, poiché il fallimento ottenuto nel concorso non pregiudica l’iscrizione alle Graduatorie d’Istituto, come invece qualcuno erroneamente aveva ipotizzato.

Tuttavia, le supplenze saranno soggette al rispetto del comma 131 della legge 107/2015, che prevede il divieto di prolungare la supplenza oltre i 36 mesi di servizio su posto vacante e disponibile:

“A decorrere dal 1º settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi”.

Concorso Scuola 2016: TFA III Ciclo in arrivo?

Coloro che falliranno le prove del Concorso Scuola 2016 e non diventeranno insegnanti di ruolo, in futuro dovranno concorrere con molti più candidati.

Infatti, presto verrà attivato il nuovo TFA III Ciclo che abiliterà circa 16.000 docenti. Il bando doveva uscire entro la fine di luglio 2016, ma la pubblicazione con ogni probabilità è stata rinviata alla fine di settembre.

Questo dovrebbe essere l’ultimo TFA, poiché successivamente ci sarà il passaggio alle nuove modalità di reclutamento previste dalla Buona Scuola.

Chi potrà accedervi? Per averne la conferma bisognerà aspettare il bando, ma sicuramente i congelati Ssis potranno partecipare al TFA III ciclo. Le iscrizioni dovrebbero essere aperte anche per i docenti di ruolo abilitati ad una classe di concorso differente da quella che vogliono sostenere e ai laureati con il numero di CFU necessari.

Per tutte le altre informazioni sul TFA, potete leggere il nostro approfondimento sul terzo ciclo del Tirocinio Formativo Attivo.

Concorso Scuola 2016: quando ci sarà il prossimo?

Il PD starebbe pensando di sviluppare una risoluzione che impegni il Governo a programmare già dei concorsi futuri in cui alla quota riservata ai docenti abilitati se ne aggiungerebbe un’altra per i non abilitati che hanno svolto i 36 mesi di servizio.

Tuttavia, nonostante questi buoni propositi, il Concorso docenti 2016 dovrebbe essere l’unica possibilità di stabilizzazione fino al 2020. Infatti, un nuovo concorso ci sarà solamente dopo che le Graduatorie ad Esaurimento saranno svuotate dei circa 30mila posti in esubero e ciò non dovrebbe accadere prima di 4 anni.

Scuola: nuovi criteri per la formazione e il reclutamento degli insegnanti

Come abbiamo visto il TFA Terzo Ciclo sarà l’ultima possibilità che gli insegnanti hanno per abilitarsi. Successivamente il MIUR introdurrà un nuovo percorso abilitativo a cui potranno accedere i neo laureati magistrali o coloro che hanno ottenuto un diploma accademico di primo livello con almeno 24 crediti specializzanti.

Il nuovo percorso sarà strutturato da un concorso post laurea valevole per l’accesso ad un periodo triennale di apprendistato. Nel primo anno di tirocinio ci sarà un approfondimento della didattica in collaborazione con gli atenei, mentre nei successivi due gli aspiranti docenti cominceranno ad insegnare nelle scuole, con cui saranno legati con un contratto a tempo determinato.

Durante il tirocinio i docenti prenderanno uno stipendio, ma il valore non è stato ancora indicato dal MIUR. Quindi, chi vorrà diventare insegnante a partire dall’a.s. 2017/2018 dovrà intraprendere un percorso di graduale assunzione, mentre chi ha già partecipato al tanto discusso concorsone dovrà aspettare che venga bandito il nuovo Concorso per riprovare ad entrare di ruolo.

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