Condominio: come funziona il riscaldamento centralizzato, orari, regole e distacco

Redazione Green

12/10/2022

Il riscaldamento centralizzato in condominio come funziona? Ecco fasce orarie, regole e come fare il distacco e tornare al riscaldamento autonomo.

 Condominio: come funziona il riscaldamento centralizzato, orari, regole e distacco

Il riscaldamento centralizzato in condominio segue delle relative fasce orarie di accensione, regole ben definite e un funzionamento che è bene sia conosciuto da tutti i condomini. Money.it propone di seguito una guida completa per capire come funziona, chi decide a che ora accendere i termosifoni e come si ripartisce la spesa del riscaldamento tra i condomini, soprattutto alla luce dei nuovi orari e limiti alla temperatura imposti dall’ex ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.

Quest’anno, infatti, si potranno accendere i termosifoni complessivamente per 15 giorni in meno (7 in ingresso e 8 in uscita) e ogni giorno per un’ora in meno, con la temperatura impostata a 19 gradi (con due gradi in più o in meno di tolleranza). Quando si parla di riscaldamento centralizzato e termosifoni in un condominio spesso vi è molta confusione e abbondano vere e proprie faide condominiali che, nei casi più estremi, possono portare al distacco dal riscaldamento centralizzato di uno i più condomini. Quindi tornare la sistema di riscaldamento autonomo è possibile, ma solo alle condizioni che spiegheremo.

In questa guida forniremo tutte le indicazioni in merito alle fasce orarie di accensione, la temperatura, la ripartizione delle spese e come chiedere il distacco.

Riscaldamento centralizzato in condominio: come funziona

Il riscaldamento centralizzato in condominio prevede che l’edificio abbia una caldaia unica per tutti i condomini. A partire dal 2016 tutte le caldaie centralizzate devono essere munite di valvole di contabilizzazione del calore, grazie alle quali è possibile risalire al consumo di ogni singola unità immobiliare. Questo sistema permette di dividere la spesa energetica tra i condomini in modo equo e conforme ai consumi di ognuno.

Tutti i termosifoni presenti nell’appartamento devono essere muniti di valvole per la regolazione del calore da 1, il livello più basso, fino al 5. In questo modo ogni condomino può regolare l’accensione all’interno del proprio appartamento e gestire i consumi.

Riscaldamento centralizzato in condominio, orari di accensione

La data di accensione dei termosifoni e la durata massima sono stabilite a livello nazionale dalla legge numero 10 del 09/01/1991 in base alle esigenze regionali. La legge divide l’Italia in diverse zone, a cui viene assegnata una lettera:

  • zona A: Lampedusa; Linosa; Porto Empedocle.
  • zona B: Agrigento; Catania; Crotone; Messina; Palermo; Reggio Calabria; Siracusa ed infine Trapani.
  • zona C: Ancona; Ascoli Piceno, Bari; Benevento; Cagliari; Caserta; Catanzaro; Cosenza; Latina, Lecce; Napoli; Oristano; Ragusa; Salerno; Sassari;Taranto.
  • zona D: Avellino; Caltanissetta; Chieti; Foggia; Genova; Imperia, Isernia; La Spezia, Savona, Forlì, Firenze; Grosseto; Livorno; Lucca; Macerata; Massa Carrara; Matera; Nuoro; Pescara; Pesaro; Pisa; Pistoia, Prato; Roma; Siena; Terni; Teramo; Viterbo; Vibo Valentia.
  • zona E: Alessandria; Aosta; Arezzo; Asti; Bergamo; Biella; Bologna; Bolzano, Brescia; Campobasso; Como; Cremona; Enna; Ferrara; Frosinone; Gorizia; Lecco; L’Aquila; Lodi; Milano; Modena; Parma; Piacenza, Potenza. Padova; Pavia, Perugia, Novara, Modena; Parma; Piacenza; Pordenone, Rieti, Sondrio; Torino; Varese, Verbania; Vercelli. Venezia, Verona; Vicenza, Treviso; Trieste; Udine.
  • zona F: Belluno; Cuneo; Trento.

Quest’anno, data la crisi energetica e i problemi di dipendenza dal gas russo, carente, il calendario sarà il seguente:

Zona A: 8 dicembre - 7 marzo per 5 ore al giorno
Zona B: 8 dicembre - 23 marzo per 7 ore al giorno
Zona C: 22 novembre - 23 marzo per 9 ore al giorno
Zona D: 8 novembre - 7 aprile per 11 ore al giorno
Zona E: 22 ottobre al 7 aprile per 13 ore al giorno
Zona F: libera scelta

Ecco una tabella riepilogativa degli orari che invece valevano fino allo scorso anno:

ZONA ORE DATA DI ACCENSIONE
A 6 01/12 al 15/03
B 8 01/12 al 31/03
C 10 15/11 al 31/03
D 12 01/11 al 15/04
E 14 15/10 al 15/04
F libera scelta libera scelta


La tabella mostra le normali disposizioni in tema di accensione del riscaldamento, ma in caso di particolari condizioni climatiche o di crisi energetica (come quest’anno) la data può essere anticipata o posticipata tramite un decreto ministeriale (nel primo caso) o dalle delibere sindacali o regionali (nel secondo caso).

Chi decide gli orari di accensione del riscaldamento centralizzato

La normativa nazionale indica la durata massima di accensione dei termosifoni ma nulla dice in merito alle fasce orarie; queste infatti sono rimesse alla deliberazione di ogni singolo condominio.

Gli orari di accensione sono indicati nel regolamento di condominio, che è buona norma consultare. Sarà l’assemblea di condominio a decidere quando accendere il riscaldamento, sempre nel rispetto delle fasce orarie indicate nel regolamento condominiale.

La delibera assembleare sul riscaldamento è valida se:

  • nella prima convocazione la decisione viene presa a maggioranza dei partecipanti che devono rappresentare almeno la metà del valore dell’intero condomino;
  • nella seconda convocazione la decisione viene presa dai voti che rappresentano almeno un terzo dei partecipanti e un terzo del valore del condominio.

Si ricorda che la delibera assembleare può sempre essere contestata ai sensi dell’articolo 1133 del Codice civile.

Chi decide la temperatura dei termosifoni?

La temperatura del riscaldamento è stabilita a livello nazionale in modo tale da contemperare l’esigenza di far calore e il contenimento dello spreco di energia:

  • fino a 20 gradi, con un margine di tollerabilità fino a 22 gradi, per case private, uffici e scuole;
  • fino a 18 gradi nei fabbricati industriali/artigianali.

Naturalmente se si verificano degli eventi atmosferici eccezionali - particolari ondate di caldo o di freddo - i Sindaci possono sempre emettere delle delibere per modificare la temperatura consentita e le fasce orarie di accensione.

Il condomino può distaccarsi dal riscaldamento centralizzato?

Veniamo alla domanda cruciale: è possibile distaccarsi dal riscaldamento centralizzato e passare a quello autonomo?
Per rispondere a questo interrogativo dobbiamo far riferimento alla legge 220/2012 che ha segnato la Riforma del condominio prevedendo la possibilità per il singolo di staccarsi dal riscaldamento centralizzato; tuttavia questa possibilità è rimessa al consenso di tutti i condomini proprietari.

Anche quando vi è il consenso, serve soddisfare tre condizioni:

  • non danneggiare l’equilibrio termico dell’intero condominio;
  • non provocare danni agli altri condomini;
  • non danneggiare il funzionamento dell’impianto centralizzato.

Ma chi deve verificare che queste condizioni siano soddisfatte? Questo spetta al perito specializzato che dovrà essere incaricato dal condomino che vuole distaccarsi.

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