Si è tenuta oggi la conferenza molto attesa della FED. I mercati sono stati cauti fino all’arrivo sul palco di Jerome Powell. Cosa è stato detto?
Alla conferenza della FED (Federal Reserve System) Jerome Powell ha svelato il suo piano per rallentare gli acquisti di asset istituiti a partire da marzo 2020 per stabilizzare il mercato durante la fase di svendita dovuto alla pandemia di Covid-19.
Nella conferenza si è notato un vero e proprio cambiamento nel linguaggio della banca centrale degli Stati Uniti d’America, con il presidente della Fed, Jerome Powell, che ha parlato di una fase ancora di profonda incertazza.
La conferenza di oggi pomeriggio (orario USA) era molto attesa dagli investitori che aspettavano una dichiarazione sui tassi d’interesse (rimasti invariati) e sull’avvio del tapering, ovvero sulla riduzione degli acquisti di asset (annunciata per novembre).
Conferenza FED: tutte le dichiarazioni di Jerome Powell
Tutti i mercati si sono messi all’ascolto delle dichiarazioni in conferenza stampa del presidente della Fed Jerome Powell. Ecco le 3 dichiarazioni che faranno discutere nei prossimi giorni.
Conferenza FED: Powell afferma che i tempi del ritorno alla normalità sono incerti
Un primo passaggio affrontato da Jerome Powell è stato quello sulla valutazione della “catena di approvvigionamento”, definita complicata.
“Naturalmente è molto difficile prevedere la persistenza dei vincoli della filiera o i loro effetti sull’inflazione”, ha detto Powell. La normale funzione, in questo contesto, non tornerà in tempi brevi, ma la Fed ha affermato che utilizzerà gli strumenti per combattere l’inflazione e preservare la stabilità dei prezzi.
Inoltre Powell ha anche affermato che l’attuale livello d’inflazione non è coerente con la stabilità dei prezzi e che la banca centrale “sta già usando i nostri strumenti in modo appropriato per tenere l’inflazione sotto controllo”.
Ha poi sottolineato in una chiave più rosea che la crescita del Pil è stata rallentata dal Covid-19, ma il calo dei casi darà una spinta a questo futuro trimestre.
Conferenza FED: Powell sulla direzione del tapering
Sul tapering, ovvero sull’acquisto di bond, la Fed ha dichiarato che è pronta ad accelerare o rallentare in base alle necessità. Le parole di Powell lasciano intendere che la riduzione non implica un cambiamento nella politica dei tassi d’interesse:
La nostra decisione odierna d’iniziare a ridurre i nostri acquisti di asset non implica alcun segnale diretto per quanto riguarda la nostra politica dei tassi d’interesse.
La Fed quindi acquisterà sempre meno asset, con una riduzione di 15 miliardi al mese. Questo mese, per esempio, acquisterà 70 miliardi di titoli di Stato, il mese prossimo si passerà a 60 miliardi di T-Bond e via dicendo. In totale, come si legge su Sole 24 Ore, si passerà quindi dai 120 miliardi al mese, a 105 e poi a 90 miliardi nell’ultimo mese dell’anno.
Operazioni FED: richiesto il controllo da parte dell’ispettore generale
Infine Jerome Jowell ha dichiarato di aver richiesto una verifica sulle operazioni della banca americana da lui presieduta. Giusto qualche settimana fa i negoziati dei presidenti regionali della FED avevano attirato l’attenzione dei mercati e di Washigton. Arriva così, dopo settimane e dopo le dimissioni di alcuni presidenti regionali, la richiesta all’ispettore generale.
Powell ha affermato che “la Fed sta lavorando per riformare le sue regole” e ha sottolineato che il sistema etico fin’ora attuato ha servito bene il Paese e che continuerà a “lavorare sempre nel loro (cittadini) interesse”.
L’ispettore generale dovrà quindi verificare se qualche leader della banca centrale ha infranto la legge durante le negoziazioni l’anno scorso, ai tempi della prima ondata della pandemia di Covid-19.
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