Chi finisce nel mirino dei controlli sul cashback rischia l’esclusione dalla classifica del super cashback e un minore importo nei rimborsi spettanti.
Controlli sul cashback, cosa rischia chi viene segnalato per comportamenti scorretti?
I cosiddetti furbetti del cashback, quelli che frazionano i pagamenti in tante micro operazioni per scalare la classifica del super cashback, non vanno incontro a vere e proprie sanzioni, quanto all’esclusione dai rimborsi fiscali e dal premio di 1.500 euro.
Vediamo quali sono le conseguenze per chi ha fatto troppe transizioni “anomale”, escogitando trucchi per aumentare il numero dei pagamenti.
Controlli cashback: cosa si rischia?
Nei giorni scorsi alcuni utenti registrati al Programma cashback hanno ricevuto, sull’app IO, un messaggio in cui si avverte che le transazioni segnalate appaiono “sospette”.
Questi pagamenti segnalati non verranno conteggiati ai fini del rimborso del 10% e della classifica del super cashback (che mette in palio 1.500 euro per i primi 100.000 cittadini che effettuano il maggior numero di transazioni con pagamenti tracciabili).
Come anticipato non ci sono delle vere e proprie sanzioni per chi ha ricevuto questo messaggio, ma questo non significa che non ci siano delle conseguenze.
Due i rischi a cui vanno incontro i furbetti:
- l’esclusione dalla classifica del super cashback;
- la cancellazione delle operazioni sospette, con la conseguente riduzione dell’importo del rimborso spettante.
Controlli cashback, quali sono i pagamenti esclusi dal rimborso?
Nel mirino dei controlli ci sono quindi le operazioni sospette, ma cosa significa? Secondo il messaggio dell’app IO in questo modo vengono identificati i pagamenti non riconosciuti come “acquisti di beni e servizi” dal Programma in quanto:
- ricorrenti e di basso importo;
- effettuati presso lo stesso esercente;
- effettuati lo stesso giorno.
Le mini-transazioni con queste caratteristiche verranno quindi stornate, a meno che non si sappia dimostrare (compilando l’apposito modulo che si trova nel link del messaggio stesso) l’effettivo acquisto.
Attenzione però, perché per dimostrare che si tratta di un errore si hanno solo 7 giorni di tempo dalla ricezione del messaggio sull’app IO.
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