Molti parrucchieri, barbieri e palestre a Roma non accettano clienti che hanno passato le vacanze in Sardegna o nei Paesi a rischio: ecco cosa sta succedendo secondo quanto riportato dal Messaggero.
Roma: dal parrucchiere e in palestra si entra solo con il test. È questa la misura che, stando a quanto riporta Il Messaggero, stanno applicando le attività della Capitale, in mancanza di un accordo reciproco tra Regione Lazio e Sardegna sui tamponi.
Secondo l’articolo del quotidiano romano, quindi, quasi tutte le palestre e moltissimi parrucchieri e barbieri hanno deciso in autonomia di mettere dei paletti anti contagio, non accettando i clienti tornati dalle vacanze in Sardegna in primis, ma anche da Grecia, Croazia, Malta e Spagna.
Coronavirus Roma: dal parrucchiere e in palestra solo con il tampone negativo?
“Per entrare devono aver fatto i test sierologici o i molecolari per dimostrare di essere negativi e devono presentare anche una regolare certificazione scritta”, scrive Il Messaggero.
In pratica, in modo del tutto arbitrario, alcune attività private starebbero selezionando i clienti in base al luogo in cui hanno fatto le vacanze. Chi è stato in Sardegna o nei Paesi a rischio possono entrare solo esibendo il risultato negativo del tampone.
E questo sta succedendo in diverse palestre sparse per Roma, da Prati a Talenti, passando per Porta Pinciana e Termini.
La questione, però, è controversa. Per chi arriva dalla Sardegna, infatti, il tampone non è obbligatorio, ma consigliato. Le Asl confermano che per le persone di rientro dalle aree a rischio l’esame è volontario, così come le associazioni di categoria interpellate dal quotidiano di via del Tritone sostengono che la procedura sia inutile in quanto le procedure di sicurezza attuate per la riapertura sono sufficienti, sottolineando che “non si rischia nulla a mentire sulle proprie vacanze”.
Roma, i nuovi casi collegati alla Sardegna
Intanto il focolaio della Costa Smeralda, che ha coinvolto anche diversi personaggi dello show biz e imprenditori (tra cui Silvio Berlusconi), continua ad allarmare le autorità sanitarie del Lazio, dove i contagi collegati ai rientri dalla Sardegna sono il 38%.
Ma preoccupano i rientri in generale: a Roma nelle ultime 24 ore si è registrato un aumento di casi positivi di persone tornate dalle vacanze al Sud e dall’estero (Spagna, Malta, Romania...).
Il timore dei contagi cresce soprattutto perché i soggetti più esposti sono ora i giovani, che tornano a casa e possono infettare gli anziani.
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