Cresce il numero di asintomatici, ma si abbassano le probabilità di contagiare altre persone. Le ultime stime del CDC e la scoperta degli scienziati.
Mentre il coronavirus registra nuovi record nel mondo, con oltre 12,9 milioni di casi confermati, gli esperti fanno sapere che negli USA 40% delle infezioni da coronavirus sono asintomatiche e una persona infetta può contagiare altre 2,5 persone.
Queste le ultime stime aggiornate del CDC (Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie). Gli asintomatici hanno un livello di infettività del 75% rispetto ai pazienti con sintomi. Nella sua analisi l’agenzia governativa ha aggiunto anche un report sulla mortalità per infezione che tiene conto sia dei casi sintomatici che di quelli asintomatici, parametro utile per misurare la gravità e la mortalità della malattia.
A fine maggio il CDC aveva stimato che il 35% dei pazienti potrebbe essere asintomatico, il 10% in più rispetto a quanto stimato ad aprile.
I pazienti asintomatici sono un elemento di grande preoccupazione per la sanità pubblica per la loro capacità di diffondere il virus senza la consapevolezza di essere malati.
Coronavirus: aumentano gli asintomatici
Le persone infette da Covid-19 asintomatiche sono passate dal 35 al 40% secondo gli ultimi dati riportati dal CDC. L’agenzia aveva precedentemente stimato che la possibilità di contagio dalle persone asintomatiche era del 100% mentre ora la probabilità è scesa del 75%. Secondo le nuove metriche, il CDC stima che lo 0,65% delle persone infette da Covid-19 rischia di morire.
I nuovi dati sono stati resi noti dopo che centinaia di membri della comunità scientifica mondiale hanno scritto una lettera aperta all’OMS per riconoscere la trasmissione del virus via aerosol e rivedere le linee guida in tema di prevenzione e controllo.
“Il contagio dell’infezione da coronavirus da parte di persone che non mostrano sintomi sembra essere rara”, aveva detto in una conferenza la dottoressa Maria Van Kerkhove, funzionario dell’OMS. “Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da paesi che stanno tracciando i pazienti e i loro contagi, e sono rari i casi di trasmissione secondaria”.
Un caso emblematico è stato Singapore, dove almeno la metà di casi di coronavirus recentemente scoperti non mostrava alcun sintomo. Ragion per cui la città-Stato ha deciso di allentare gradualmente le restrizioni anti-contagio. “In base alla nostra esperienza per ogni caso sintomatico si avrebbe almeno un caso asintomatico”, aveva detto il ministro dello sviluppo Lawrence Wong, aggiungendo che la scoperta è stata fatta mentre Singapore aumentava i tamponi.
Alcuni esperti affermano che le infezioni asintomatiche sono comuni e rappresentano un’enorme sfida nel controllo della malattia mentre i Paesi revocano i blocchi. Questa scoperta rende ancora più importante per le nazioni cercare di sfruttare la tecnologia per tracciare la diffusione dell’epidemia come Immuni, che però allo stato dei fatti si è rivelata un flop.
Perché alcuni sono asintomatici
Secondo uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Zhejiang in Cina, il virus Sars-CoV-2 potrebbe produrre particelle fittizie difettose che fanno sì che alcune persone senza sintomi risultino positive al patogeno. Gli scienziati temono che questi “diffusori silenziosi” di coronavirus stiano seminando l’epidemia in tutto il mondo.
Il team di studiosi cinese guidato dal prof. Li Lanjuan una cellula infetta dal virus può essere in grado di rilasciare un gran numero di particelle sconosciute chiamate DIP. Le DIP sono copie imprecise che il virus produce mentre si replica. Queste particelle potrebbero spiegare l’infezione asintomatica a livello molecolare da detto Li.
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