Coronavirus in Italia: sarebbero solo 2 i morti a causa esclusivamente del virus. A ipotizzarlo è l’Istituto superiore di sanità, che prosegue nei suoi studi delle cartelle cliniche dei pazienti deceduti. I dettagli dell’analisi.
Il coronavirus in Italia è al suo apice. L’andamento di contagiati, guariti e deceduti è sottoposto giornalmente a studio ed analisi da parte di scienziati e medici.
Proprio da questi approfondimenti in corso costantemente da parte dell’Istituto superiore della sanità emergono dati importanti: secondo quanto affermato ieri da Silvio Brusaferro, presidente dell’Iss, i casi di morte esclusiva per il coronavirus nel nostro Paese sarebbero soltanto 2.
Un numero esiguo se si considera che l’ammontare delle persone che hanno purtroppo perso la vita in questa emergenza coronavirus - stando ai dati di ieri 13 marzo - sono 1.266. L’Istituto superiore della sanità ha specificato che si tratta ancora di un’ipotesi, visto che al momento le cartelle cliniche sottoposte a valutazione sono circa un centinaio.
Il nuovo dato di soli 2 morti per il coronavirus in Italia, però, introduce interessanti considerazioni rese note dall’Iss.
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Coronavirus, in Italia solo 2 morti. Cosa dice l’Iss
Una delle certezze sulla nuova epidemia - ormai pandemia - del coronavirus finora stabilità è che i soggetti più a rischio sono le persone fragili, già affette da patologie.
Una spiegazione medica e scientifica quest’ultima, che rende chiaro perché si può morire se si viene contagiati dal virus: in presenza di patologie croniche e di un quadro clinico compromesso, il paziente positivo va incontro ad un aggravarsi della sua salute, con rischio elevato di mortalità.
Lo mostra proprio la seguente tabella di uno studio aggiornato al 13 marzo dell’Iss.
Il ragionamento è stato ribadito proprio da Brusaferro nella conferenza stampa di ieri, 13 marzo, con queste parole:
“I pazienti deceduti positivi hanno una media di oltre 80 anni - 80,3 per l’esattezza - e sostanzialmente sono prevalentemente maschi. La maggioranza di queste persone è portatrice di patologie croniche. Soltanto due persone non sono risultate al momento portatrici di patologie.”
Inoltre, il presidente dell’Iss ha voluto sottolineare che tutte le analisi dei casi, anche delle due morti che si sospetta siano causate da COVID-19, sono ancora in corso di approfondimento. Potrebbe emergere, infatti, che anche questi due casi presentavano patologie pregresse.
In tal caso, il numero di pazienti contagiati e deceduti esclusivamente per coronavirus potrebbe essere pari a zero.
Coronavirus e deceduti in Italia: lo studio dell’Iss
Un approfondimento sul legame tra positività al coronavirus e decessi è stato pubblicato dall’Iss proprio in questi giorni di massima crisi sanitaria in Italia.
L’analisi prende in considerazione i dati resi noti fino ad oggi e stabilisce innanzitutto che l’età media delle persone decedute con coronavirus è di circa 80 anni. Inoltre, questa è superiore di 15 anni rispetto all’età dei pazienti che risultati positivi.
Secondo lo studio dell’Iss, inoltre, esiste con comprovato legame con l’età avanzata delle persone decedute positive al coronavirus. Il livello di mortalità sale nei pazienti di oltre 70 anni.
L’incidenza della letalità nei soggetti contagiati è maggiore man mano che aumenta l’età. La percentuale più alta, infatti, è quella relativa ai novantenni, con mortalità al 19%.
Attraverso questi studi l’Istituto superiore di sanità intende fare chiarezza sull’epidemia, una novità da un punto di vista medico e sanitario. Con questi ultimi dati forniti dall’ente scientifico, sono emersi interessanti dati sui morti per coronavirus in Italia.
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