Il programma di Joe Biden nei primi 100 giorni da presidente USA: cancellare le decisioni di Trump e avviare nuove azioni su Covid-19, politica estera, ambiente e diritti civili.
Il prossimo 20 gennaio Joe Biden giurerà a Washington come 46esimo presidente degli Stati Uniti e le attenzioni di tutto il mondo saranno rivolte sulle prime decisioni che verranno prese una volta insediatosi nello Studio Ovale.
Sono in molti a chiedersi cosa aspettarsi dai primi 100 giorni della nuova amministrazione Biden-Harris, da cui si potrà capire quale sarà l’indirizzo politico per l’America, e non solo, per almeno i prossimi 4 anni, sopratutto in seguito alla conquista della maggioranza alla Camera e al Senato dopo la vittoria dei ballottaggi in Georgia.
Secondo diversi osservatori, il nuovo inquilino della Casa Bianca si concentrerà nello smantellare le decisioni prese dal suo predecessore Donald Trump, mettendo ad esempio in atto una nuova strategia per la crisi pandemica da Covid-19.
Al tempo stesso sono attese diverse novità su temi di politica estera, ambiente, piano fiscale e diritti civili.
Cosa aspettarsi dai primi 100 giorni di Biden presidente USA: Covid-19
La priorità assoluta di Biden sarà certamente la gestione della pandemia da coronavirus, in primis per quanto riguarda gli aspetti sanitari, ma anche per le conseguenze economiche che essa ha causato sulla popolazione americana.
Il presidente eletto ha già svelato nelle scorse settimane la composizione del team che guiderà la lotta contro il virus. Nella task force di esperti istituita tornerà ad avere un ruolo fondamentale Anthony Fauci, l’infettivologo che in passato ha avuto diversi contrasti con Trump.
Inoltre, a breve, sarà nominato anche un responsabile per la fornitura di mascherine, test e vaccini, il quale, in accordo con un “consiglio pandemico” ad hoc, si occuperà della distribuzione dei dispositivi medici in tutta la nazione.
Politica estera
Se il mandato di Trump è stato caratterizzato da un isolamento dell’America in politica estera, Biden ha intenzione di riallacciare i rapporti con i suoi omologhi internazionali e rimettere gli States al centro della scena internazionale.
Tra le priorità c’è quella di riprendere le relazioni con gli alleati della NATO e di ritornare all’interno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, da cui il suo predecessore aveva decretato l’abbandono.
Per tali ragioni l’ex senatore del Delaware ha annunciato che passerà la sua prima giornata dell’incarico a contattare telefonicamente i leader mondiali e rassicurarli sul rinnovato ruolo fondamentale degli USA a livello internazionale.
Ambiente
Dopo aver promesso in campagna elettorale l’attivazione di misure per lo sviluppo di nuove pratiche e processi di produzione con attenzione all’ambiente, Biden ha affermato di voler eliminare tutti gli ordini esecutivi firmati da The Donald per questo settore.
Contestualmente è pronto ad approvare un nuovo decreto per rientrare nell’accordo sul clima di Parigi e, anzi, “alzare la posta” rispetto a quanto ratificato nel 2015 per una più ambiziosa transizione ecologica.
Piano fiscale
Il nuovo piano fiscale del Governo democratico prevede un’azione immediata nell’eliminare i tagli attuati da Trump verso le grandi aziende e i soggetti più ricchi, alzando nei loro confronti le aliquote di imposta, con l’obiettivo di mettere in campo nuove forme di distribuzione della ricchezza.
Diritti civili
Per quanto riguarda i diritti civili, l’ex vicepresidente di Obama ha garantito un forte impegno nella lotta al razzismo, avendo in programma la creazione di un organo di controllo nei confronti della polizia e spingendo il Congresso ad approvare una legge sui crimini legati all’odio razziale.
Oltre a ciò verrà cancellato il muslim ban, ovvero il divieto di visto nei confronti di cittadini provenienti da Paesi a maggioranza musulmana, insieme a un disegno di legge che faciliti l’ottenimento della cittadinanza per 11 milioni di immigrati attualmente senza documenti.
Infine, saranno rese più dure le regole sul possedimento delle armi da parte dei cittadini americani, identificato dallo stesso Biden come uno dei maggiori pericoli per la sicurezza nazionale.
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