Dopo il vaccino si può risultare positivi e contagiosi. Per questo bisogna seguire l’iter di isolamento e tracciamento al pari di un non vaccinato. Vediamo nel dettaglio cosa fare.
All’inizio di questa pandemia erano poche le persone contagiate e molti italiani erano convinti (alcuni lo sono anche ora) che la pandemia fosse tutta un’invenzione. Pian piano, con la diffusione del virus nel Paese, sempre più persone sono entrate in contatto diretto (positività) o indiretto (contatti con positivi) con il coronavirus.
A questo punto della pandemia e della diffusione potrebbe essere utile ricordare e spiegare cosa fare in caso di positività, anche se dopo prima dose o completa vaccinazione. Perché no, il vaccino non rende totalmente immuni alla positività, ma diminuisce, fino anche ad azzerare, i sintomi della malattia.
Ecco quindi che può risultare utile capire cosa fare in caso di positività e cosa succede al proprio green pass ottenuto dopo la vaccinazione.
Positivo al coronavirus: cosa fare?
Dopo aver completato il ciclo vaccinale si può credere di non dover continuare a seguire nessuna delle regole per evitare i contagi (mascherine e assembramenti), ma non è così. Infatti si può comunque risultare positivi al coronavirus, senza sviluppare la malattia e quindi senza avere sintomi, ma essere contagiosi.
Le conseguenze però non variano, infatti bisogna affrontare lo stesso iter di un non vaccinato. Questo vuol dire, se non si hanno sintomi e necessità di ricovero, iniziare l’isolamento con i controlli periodici. La positività, segnala in automatico in caso di un tampone positivo, deve essere comunicata anche al proprio medico telefonicamente e si può aggiornare il proprio stato di positivo anche tramite l’app Immuni. Ma vediamo i passaggi nel dettaglio.
Chi avvisare in caso di positività?
In caso di tampone positivo, fatto anche dopo il vaccino, il primo passo è isolarsi. Una volta raggiunta la propria abitazione si deve contattare il medico di famiglia e seguire le indicazioni sull’igiene, su come evitare ulteriori contatti e sulle indicazioni della durata di isolamento.
Da quel momento, se non è stato fatto precedentemente, si verrà contattati dal dipartimento sanitario di competenza per iniziare a identificare i contatti vicini che potrebbero essere a loro volta positivi, vaccinati o non vaccinati ovviamente. Contattare i propri parenti, amici, conoscenti e contatti potrebbe essere una buona idea per evitare di creare un focolaio involontariamente.
Quanto dura l’isolamento (o l’isolamento preventivo) se vaccinati?
La persona vaccinata positiva, se asintomatica, deve rispettare comunque un periodo un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test antigenico o molecolare negativo. Chi è sintomatico, invece, può rientrare in comunità dopo un periodo d’isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi, accompagnato da un test molecolare con riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi.
Il green pass non rende immuni da questa procedura.
La risposta precedente è più valida anche nel caso in cui i contatti stretti siano a loro volta vaccinati, con l’eccezione che per chi è vaccinato in questo caso la quarantena viene ridotta a 7 giorni. Ma chi sono i contatti stretti?
Per “contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) si intende:
- una persona che vive nella stessa casa
- una persona che ha avuto un contatto fisico diretto (a partire da una stretta di mano)
- una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni
- una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia)
- una persona che si è trovata in un ambiente chiuso con un positivo
Cosa succede al green pass?
La norma vorrebbe che, una volta comunicata la positività, il green pass venga revocato momentaneamente fino alla guarigione. In realtà, come scoperto da Matteo Flora non molto tempo fa, la revoca o la sospensione del green pass in caso di positività è impossibile.
Non esiste un sistema per farlo e a confermarlo è direttamente il codice di Verifica19. Quindi il green pass non viene revocato, ma anche in questo caso non si può uscire di casa o non seguire le altre norme predisposte. Il rischio è di incappare in multe e sanzioni di vario genere.
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