Prendere il Covid in ferie, anche in modo asintomatico, potrebbe essere il terrore di molti lavoratori specie in estate. Cosa succede? Si può chiedere la malattia?
Cosa succede se prendo il Covid mentre sono in ferie? In periodo di vacanze come quello estivo molti lavoratori potrebbero porsi questa domanda.
Al di là delle conseguenze pratiche che derivano dal risultare positivi al Covid in ferie quando si è fuori dalla propria città o comune di residenza, nel nostro articolo vedremo cosa succede più nel dettaglio alle ferie qualora dovesse subentrare l’infezione e come comportarsi con il datore di lavoro.
Fortunatamente esiste la possibilità per i lavoratori dipendenti di richiedere, qualora ci si dovesse ammalare di Covid, al proprio datore di lavoro di interrompere le ferie così da essere tutelati con l’indennità di malattia e non perdere i giorni di vacanza che dovrebbero invece essere destinati al relax.
Cosa succede se prendo il Covid in ferie: la malattia
Il lavoratore che prende il Covid mentre è in ferie può chiedere la malattia. In caso quindi di infezione da SARS-COV-2 si possono sospendere le ferie chiedendo la tutela prevista dalla normativa vigente.
Le ferie infatti sono un periodo di interruzione del rapporto di lavoro per il riposo psicofisico del lavoratore che deve essere effettivo, pertanto il discorso che facciamo vale anche per chi risulta asintomatico.
I giorni di ferie maturati in caso di Covid, anche se il periodo di riposo e ripresa dopo un anno di lavoro viene interrotto, non si perdono ma restano comunque del lavoratore. Lo stesso infatti, una volta guarito dal Covid, potrà godere delle ferie sospese.
Quando prende il Covid in ferie, che siano ferie trascorse a casa o in villeggiatura, il lavoratore deve chiedere al datore di lavoro di tramutarle in malattia. Ovviamente tale richiesta deve essere accompagnata da un certificato medico redatto dal proprio medico.
L’interruzione delle ferie che diventano malattia, per il Covid in particolare e per altri eventi morbosi in generale, può avvenire non solo se l’evento si manifesta durante il periodo di riposo, ma anche se avviene immediatamente prima.
Quanto detto vale anche in caso di ferie collettive aziendali, ma per i dettagli rimandiamo a un più completo articolo di Money.it valido anche per chi non si ammala di Covid.
Covid preso in ferie e rientro al lavoro
Il lavoratore ha preso quindi il Covid in ferie e chiede la malattia che in questo caso si accompagna alla quarantena per tutto il periodo di positività al virus.
Trascorso il periodo suddetto il lavoratore, che potrà fruire delle ferie in altro momento, decide di rientrare direttamente al lavoro. Cosa fare?
Il ministero della Salute ha recentemente aggiornato le indicazioni per chi rientra al lavoro dopo il Covid.
Le regole per chi rientra la lavoro dopo il Covid sono:
- 10 giorni di quarantena con tampone molecolare negativo da effettuare dopo 3 giorni dalla scomparsa dei sintomi per i sintomatici lievi;
- 10 giorni di quarantena più il tampone molecolare negativo per gli asintomatici.
Il ministero quindi, nella circolare di aprile, distingue tra sintomatici e asintomatici e nel caso di malati Covid con sintomi gravi che hanno portato anche al ricovero ospedaliero, è prevista la visita medica prima del rientro al lavoro per verificarne l’idoneità alle mansioni svolte.
Il ministero specifica in ogni caso che il rientro al lavoro per chi prende il Covid in ferie o in generale deve avvenire sempre previo invio, anche in modalità telematica, al datore di lavoro tramite il medico competente della certificazione di avvenuta negativizzazione.
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