In Italia la fase di emergenza è quasi superata, afferma il virologo Pregliasco, ci aspettiamo un calo nei prossimi giorni. E mentre la curva resta lineare, si pensa già alle misure per le feste di Natale.
La fase dell’emergenza Covid in Italia è quasi superata e nei prossimi giorni ci aspettiamo un calo dei casi. A dare la buona notizia è il virologo dell’Università degli Studi di Milano Fabrizio Pregliasco, interpellato da AdnKronos Salute su un probabile picco di contagi.
Secondo Pregliasco non ci sarà un nuovo picco grazie alle misure adottate e al lockdown progressivo nelle regioni rosse e arancioni. Interventi, questi, che hanno fatto sì che oggi la curva epidemica non sia più esponenziale ma lineare. Se le cose andranno avanti così e continueremo a lavorare bene, continua il medico, è lecito aspettarsi un calo per la prossima settimana e saremo più sereni a Natale. Pregliasco si è espresso anche riguardo alle ultime incoraggianti notizie sui vaccini anti-Covid. “Si tratta di dati interessanti”, ha detto, “ma dobbiamo aver chiaro che questi vaccini non sono ancora stati autorizzati e che per vedere gli effetti delle vaccinazioni dovremo aspettare dei mesi”.
Per quanto riguarda la speranza, per alcune regioni, di uscire dalla zona rossa prima di dicembre, Pregliasco dice che è probabile che nelle prossime settimane la stretta verrà allentata nelle province meno colpite. I governatori premono affinché si rivedano i 21 criteri per definire le misure di contenimento.
Le misure in vista del Natale
“La priorità ora è mettere in sicurezza sul piano sanitario il Paese. Dovrà essere un Natale prudente e coscienzioso”: risponde così il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia a chi chiede anticipazioni sulle misure che entreranno in vigore col Dpcm di dicembre.
“L’obbligo dell’uso della mascherina sempre, anche all’aperto, deve essere mantenuto almeno fino a Natale, insieme a igiene e distanziamento”, avverte Pregliasco. Il Governo starebbe pensando a misure per contingentare lo shopping delle feste per fasce orarie in base all’età, limite di 6 persone a tavolo nei ristoranti e niente cenoni con parenti e amici (ma solo con parenti di primo grado, ossia genitori e figli). Si parla anche di uno slittamento del coprifuoco alle 23 o alle 24, anche se il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia frena. “Posticipare l’inizio del coprifuoco la notte di Natale? Non ci abbiamo ancora riflettuto - dice Boccia -, si vedrà dopo la scadenza dell’ultimo Dpcm, il 3 dicembre, e dipenderà dai dati dell’epidemia. In ogni caso saremo rigorosi”.
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