Covid Italia: calo dei contagi e dei ricoveri in terapia intensiva. Se questo trend dovesse confermarsi, il 31 marzo addio allo stato di emergenza ma dovrebbero restare i divieti per i non vaccinati.
In Italia presto ci potrebbe essere un colpo di spugna per quanto riguarda lo stato di emergenza ma non per le varie misure restrittive, con il green pass nella sua versione base oppure rafforzata che dovrebbe restare in vigore.
Questo è il sentore che circola tra le fila del Governo, dove ci sarebbe soddisfazione per i dati Covid in miglioramento nel nostro Paese ma anche la convinzione che, quando arriverà il liberi tutti, sarà solo per chi è vaccinato.
“Nelle prossime settimane andremo avanti su questo percorso di riapertura. Sulla base dell’evidenza scientifica, e continuando a seguire l’andamento della curva epidemiologica, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti” ha spiegato Mario Draghi illustrando i dettami dell’ultimo decreto Covid licenziato dal Governo, sottolineando però come ci sia l’intenzione di “eliminare le restrizioni, anche in zona rossa, per chi è vaccinato”.
Appare così molto probabile che il prossimo 31 marzo non sarà prorogato lo stato di emergenza, ormai in Italia in vigore da oltre due anni, soprattutto se i dati Covid dovessero continuare a essere positivi.
Nell’ultima settimana infatti in Italia ci sono stati 200.000 nuovi casi in meno rispetto ai sette giorni precedenti, con anche i ricoveri in terapia intensiva in calo mentre quelli in area medica sono sostanzialmente stabili.
Resta invece ancora alto il numero giornaliero dei decessi, frutto del numero record di contagi che si è registrato nelle scorse settimane, ma se la curva epidemiologica dovesse continuare a migliorare anche in Italia presto si potrebbe dichiarare superata l’emergenza.
Italia: via lo stato di emergenza, non le restrizioni
“Lo stato di emergenza è probabile che non sarà prorogato. Per fine marzo abbandoneremo tante delle attuali restrizioni”. Così intervenendo a Metropolis si è espresso Pierpaolo Sileri, attuale sottosegretario alla Salute del Movimento 5 Stelle.
Il prossimo 31 marzo di conseguenza ci sono buone possibilità di una fine dello stato di emergenza, ma sul tema dello stop al green pass Sileri si è sbottonato molto meno “lo si deciderà in base all’andamento del virus”.
Se nel Regno Unito o in Danimarca l’addio alle misure restrittive è stato tout court e sopratutto per tutti, in Italia invece si dovrebbe procedere più lentamente e con una distinzione tra vaccinati e non vaccinati.
Da lunedì infatti in Italia non saranno più in vigore le restrizioni legate al meccanismo dei colori, anche in zona rossa, ma soltanto per chi ha completato il proprio ciclo vaccinale. Dall’11 febbraio invece sarà per tutti l’addio all’utilizzo delle mascherine all’aperto.
La data cerchiata con il circoletto rosso però è quella del 31 marzo quando scadrà lo stato di emergenza. Una decisione il Governo la prenderà solo all’ultimo, ma sembrerebbero esserci tutti i presupposti per uno stop tanto che già si sta iniziando a parlare di uno smantellamento del Cts.
A prescindere resterà in vigore fino al 15 giugno l’obbligo vaccinale per gli over 50 e per tutte le categorie di lavoratori interessate. Il green pass invece potrebbe essere utilizzato anche questa estate.
L’Unione Europea nei prossimi giorni estenderà la durata del certificato digitale, necessario per potersi spostare tra i vari Stati membri, fino a giugno 2023, ma per quanto riguarda la fine del nostro green pass come spiegato da Sileri si dovrà capire quale sarà la situazione sanitaria in Italia nei prossimi mesi.
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