Bill Gates è fiducioso che il mondo sarà tornato alla normalità entro la fine del 2022, soprattutto grazie ad una maggiore disponibilità di vaccini. Ecco la previsione del magnate.
Secondo Bill Gates il mondo potrà tornare alla completa normalità alla fine del 2022. Sebbene ormai appaia sempre più certo che il virus non sarà eliminato completamente entro il prossimo anno, ci si aspetta comunque che le cifre siano ridotte a “numeri molto piccoli”.
Bill Gates è tornato a sottolineare come la preparazione per le future pandemie è “una priorità assoluta” e teme che tutto possa essere dimenticato come è accaduto in passato con la pandemia di Ebola, tuttavia conclude che “poiché sono stati persi trilioni, questa generazione se ne ricorderà”.
Covid, ecco quando torneremo alla normalità secondo Bill Gates
Il noto magnate, da sempre in prima linea nella lotta al coronavirus attraverso la sua fondazione, si è detto fiducioso che entro la fine del 2022 il mondo potrà tornare alla normalità. Al momento infatti restano ancora “alcune domande su quanto il vaccino Johnson & Johnson sarà utilizzato”, tuttavia nel momento in cui alcuni Paesi ricchi, come il Regno Unito e gli Stati Uniti termineranno di vaccinare la loro popolazione, si renderà disponibile un gran numero di dosi dell’antidoto che potranno essere date anche ai restanti Paesi del mondo. Ed anche se “non avremo sradicato questa malattia, saremo in grado di portarla a numeri molto piccoli entro la fine del 2022”.
Al momento infatti, ricorda ancora Bill Gates, c’è una grande disuguaglianza nei tassi di vaccinazione nei vari Paesi del mondo:
“Il fatto che ora stiamo vaccinando i trentenni nel Regno Unito e negli Stati Uniti e non abbiamo tutti i sessantenni in Brasile e Sudafrica vaccinati, non è giusto, ma entro tre o quattro mesi l’assegnazione del vaccino arriverà a tutti i paesi che hanno l’epidemia molto grave”.
Le preoccupazioni per il futuro
Bill Gates ha poi esposto anche le sue preoccupazioni per il futuro, affermando di temere che le persone si dimenticheranno del Covid e non garantiranno una migliore preparazione per future pandemie. Tuttavia, dato l’enorme impatto anche a livello economico della pandemia, è probabile che “questa generazione ricorderà”.
Nel corso della settimana, Dominic Raab, il ministro degli esteri britannico, ha confermato che il governo aveva intenzione di ridurre gli aiuti esteri allo 0,5% dallo 0,7%, in una mossa criticata dalle associazioni di beneficenza. Secondo Gates “più velocemente il Regno Unito può riportare il suo livello di aiuti allo 0,7%, meglio è. I bisogni lì sono drammatici, gli elettori dovrebbero essere molto orgogliosi dell’impatto che hanno gli aiuti del Regno Unito”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA