Covid, perché aumentano i contagi in Italia? Crisanti attacca il Governo

Alessandro Cipolla

19 Novembre 2021 - 10:56

Aumentano i contagi Covid in Italia e il virologo Andrea Crisanti critica senza mezzi termini il Governo: “I no vax non devono essere la foglia di fico per coprire errori di strategia e di decisioni”.

Covid, perché aumentano i contagi in Italia? Crisanti attacca il Governo

In Italia sono in aumento i contagi Covid e il Governo è pronto a intervenire inasprendo le attuali misure restrittive. Stando alle indiscrezioni, la prossima settimana il CdM dovrebbe varare un nuovo decreto che potrebbe introdurre un sostanziale lockdown per i non vaccinati: niente più tampone per entrare nei luoghi al chiuso ma solo per andare al lavoro.

La situazione sanitaria legata al Covid in Italia è in peggioramento anche se ancora non emergenziale: la prossima settimana tutte le Regioni resteranno bianche, ma appare scontato che a breve potrebbero iniziare a verificarsi i primi cambi di colore.

Del resto l’Europa è l’epicentro di questa quarta ondata Covid, nel Vecchio Continente negli ultimi sette giorni ci sono stati 2 milioni di nuovi casi e 28.000 morti, con Paesi come Austria e Germania ormai totalmente nel caos.

Ma perché anche in Italia nonostante l’alto numero di persone vaccinate i contagi sono in crescita? La responsabilità secondo il popolare virologo Andrea Crisanti non sarebbe tanto dei no vax, quanto delle scelte fatte nei mesi scorsi dal Governo.

Aumento contagi Covid in Italia: Crisanti contro il Governo

Da quando è scoppiata la pandemia da Covid il virologo Andrea Crisanti è diventato fin da subito uno dei volti più popolari, famoso soprattutto per le sue posizioni particolarmente rigide tanto da essere stato tacciato più volte di aver fatto allarmismo.

Fa così un po’ specie non vederlo puntare il dito contro i no vax ma bensì verso il Governo, reo di aver focalizzato tutta la propria strategia in una sorta di “caccia alle streghe” nei confronti di chi ancora non si è voluto vaccinare.

Questa caccia alle streghe sui no vax distoglie dall’obiettivo principale - ha spiegato Crisanti ospite a L’Aria che Tira - perché in Inghilterra si è vaccinato il 74% della popolazione e hanno 40.000 casi al giorno, mentre l’Irlanda dove si è vaccinato il 93% della popolazione con età superiore a 18 anni, con una media dell’84%, in questo momento è la nazione che ha più contagi al mondo: c’è qualcosa che non capiamo e bisogna metterselo in testa”.

Per il virologo “i no vax non devono essere la foglia di fico per coprire errori di strategia e di decisioni; non è stata fatta nessuna analisi per capire quali erano i vaccini che davano più protezione”.

In Italia così i contagi reali sarebbero molti di più rispetto alle cifre ufficiali “saremo sui 20-25.000 casi giornalieri almeno, il tracciamento non lo abbiamo mai fatto non abbiamo investito in logistica quindi è inutile starne a parlare”.

Preoccupato? - ha continuato Andrea Crisanti - Si lo sono, in Italia abbiamo perso due mesi di tempo a parlare di no-vax quando era chiaro che il problema era un altro”.

La vera arma a disposizione per sconfiggere il Covid sarebbe così la terza dosee noi abbiamo il problema di farne 45 milioni in pochi mesi”. Il Governo adesso ha deciso di accelerare anticipando la somministrazione per gli over 40 ma “è da giugno che sappiamo che c’è bisogno della terza dose”.

In Italia avendo fatto il grosso delle vaccinazioni in primavera ancora ci sarebbe un buon tasso di protezione ma, considerando che l’efficacia dopo sei mesi inizia a calare, a breve potrebbero aumentare sensibilmente i contagi anche da noi.

Non ci voleva un genio per capire che eravamo protetti perché ci siamo immunizzati più tardi” ha concluso poi Crisanti, con l’Italia che così rischierebbe di pagare a caro prezzo l’aver perso tempo dietro ai no vax “la differenza dei non vaccinati in questo momento rispetto alla trasmissione non ha un grossissimo impatto”, invece che partire già da questa estate con il programma per le terze dosi.

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