Covid, secondo gli esperti non ci sarà una quinta ondata

Andrea Pastore

16 Ottobre 2021 - 19:20

Gli esperti affermano che non ci sarà nessuna quinta ondata. La quarta per Gimbe è stata un’ondina.

Covid, secondo gli esperti non ci sarà una quinta ondata

In attesa dell’inverno, la preoccupazione di una possibile quinta ondata aleggia negli animi delle autorità. Anche se le parole degli esperti paiono rassicurare.

Nino Cartabellotta, il Presidente della fondazione Gimbe, ha definito la quarta ondata come “un’ondina”. Anche dall’Atlantico arrivano dichiarazioni rassicuranti: il dott. Scott Gottlieb, ex capo della FDA, ha detto che la scorsa ondata di Covid alimentata dalla variante Delta dovrebbe essere l’ultima; a patto che non fuoriescano nuove varianti.

Il confronto tra le ondate

Il picco della seconda ondata, ossia gli 805mila positivi a metà novembre 2020, questa volta si è fermato a 99mila casi all’inizio di settembre 2021.

I ricoverati, 34mila riferiti allo scorso anno, nel round giocato fra Delta e vaccini da giugno 2021 si sono ridotti a un decimo: il massimo è stato 3.400.

Da fine ottobre 2020 a maggio 2021 i decessi sono balzati dai 40mila totali dall’inizio della pandemia a 120mila, con una ripidità pari a quella della prima ondata.

Poi da maggio la curva ha iniziato a scendere: da allora ad oggi si sono aggiunte alla conta 11mila vittime. I casi quotidiani verso la fine del 2020 hanno raggiunto i 40.902 il 13 novembre, con 993 morti il 3 dicembre.

Nella terza ondata, quella di marzo 2021, a tre mesi dall’inizio della campagna vaccinale, i contagi giornalieri hanno toccato i 25mila, con un massimo di 476 morti il 13 aprile.

Fra agosto e settembre invece si sono fermati sotto a 10mila, con un massimo di 73 morti il 15 settembre.

In sostanza, i dati hanno avuto un miglioramento significativo dalla prima alla terza ondata, specie per via delle vaccinazioni.

Il merito è dei vaccini

Spiega Stefania Salmaso, epidemiologa dell’Associazione italiana di epidemiologia, che:

Il merito è dei vaccini prima di tutto poi anche del Green Pass, ma non vorrei trascurare il comportamento consapevole dei cittadini. Nonostante la fama di noi italiani, stavolta abbiamo capito quali sono le situazioni di rischio e abbiamo imparato a proteggerci, anche più di altre nazioni.

La Salmaso, nel suo libro l’Antidoto, ha spiegato come i comportamenti individuali siano stati l’arma vincente per fronteggiare la pandemia, asserendo anche che i meccanismi del contagio e il funzionamento dei vaccini andrebbero insegnati a scuola. Così facendo diminuirebbe il rischio di disinformazione e di paura che alcune categorie di persone serbano.

L’efficacia del vaccino è stata calcolata anche da Ispi, Istituto per gli studi di politica internazionale, in particolare dal ricercatore Matteo Villa che ha stimato in 30mila le vite salvate grazie alle iniezioni.

Un calcolo simile è stato compiuto negli Stati Uniti l’8 luglio 2021, pubblicato subito dopo dalla Yale School of Public Health.

La quarta ondata sarà l’ultima?

Sempre il dott. Scott Gottlieb ha affermato che l’infezione da Coronavirus diventerà come l’influenza: una malattia endemica che non darà più problemi al pianeta, salvo fuoriuscite di nuove varianti.

Ciò significa che il virus sarà sempre presente nella popolazione ma circolerà a tassi bassi, simili all’influenza stagionale.

Il commento di Gottlieb è arrivato dopo che un nuovo modello ha previsto che i contagi e i decessi derivanti dal Covid diminuiranno a livelli che non si vedevano dalla fine di marzo 2020, quando la pandemia ha attanagliato per la prima volta la vita degli statunitensi.

Un dato rassicurante negli USA è stato quello dei ricoveri: i ricoveri sono diminuiti con 86.811 pazienti in cerca di cure, un calo del 14% rispetto a 101.634 di due settimane fa, secondo i dati degli Stati Uniti. Gottlieb ha affermato che è promettente che almeno il 76,5% degli adulti americani abbia ricevuto almeno una dose di vaccino, ma è auspicabile che questa percentuale arrivi almeno all’85 %.

Tutte queste ipotesi però contengono una premessa: bisogna fare in modo che tutta la popolazione mondiale venga vaccinata, cosicché evitare la nascita di nuove varianti che potrebbero cambiare il corso della storia in maniera tragica.

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