Covid: stiamo sottovalutando quanto sta succedendo in Africa

Giorgia Bonamoneta

01/07/2021

La terza ondata di Covid-19 si è abbattuta sul continente africano. La causa sembra essere la maggior contagiosità della variante Delta, la variante dominante nel Paese. Servono più vaccini, dicono.

Covid: stiamo sottovalutando quanto sta succedendo in Africa

OMS: il Covid-19 si sta diffondendo con maggior aggressività in Africa nelle ultime settimane. Un ritmo record, mai visto prima, ha dichiarato il portavoce dell’OMS per l’Africa Matshidiso Moeti.

La diffusione del Covid-19 in Africa è sempre stata sotto controllo e a gennaio 2021 il Senegal risultava essere il secondo paese al mondo per capacità di contrastare il virus. Grazie anche a una popolazione giovane, i ricoveri negli ospedali erano ben gestiti, sempre in considerazione alle condizioni del sistema sanitario dei vari paesi africani.

Ora però la variante Delta sta mettendo a dura prova tutta l’Africa, con un tasso di incremento dei contagi pari al 15%. La variante Delta infatti è una variante che colpisce principalmente le fasce giovani e rappresenta una minaccia per il continente. Il Congo ha parlato di “catastrofe” se la variante del Covid continuasse a diffondersi nel Paese a questa velocità senza essere constatata da una campagna vaccinale adeguata.

Covid: la variante Delta accende la terza ondata in Africa

L’Organizzazione mondiale della sanità ha dichiarato che l’Africa si trova in piena terza ondata. Il direttore regionale dell’Oms per l’Africa ha parlato di una velocità e una portata senza precedenti.

Nelle ultime settimane i contagi sono saliti a un ritmo insostenibile per le strutture presenti sul territorio. Il ritmo di crescita è di un quarto ogni 7 giorni, tanto che la scorsa settimana i contagi hanno raggiunto i 202.000 in una settimana. Anche il numero di morti è aumentato (15%) in ben 38 Paesi.

Colpa, dicono i dati dell’Oms, della variante Delta, che è stata segnalata in 16 paesi africani e rappresenta ormai il 97% dei casi in Uganda e il 79% nella Repubblica Democratica del Congo. L’Oms ha messo in guarda il resto del mondo: l’Africa rischia di essere un’incubatrice di varianti, come è accaduto per l’India, se non si riesce a contrastare la diffusione delle varianti.

Stiamo sottovalutando il problema della diffusione del Covid in Africa come è successo con l’India? Jean-Jacques Muyembe, capo dell’Istituto nazionale di ricerca biomedica (INRB) ha descritto uno scenario già visto e del quale possiamo immaginare le conseguenze: “I nostri ospedali sono sopraffatti, gli obitori traboccano, molti politici e professori universitari sono stati infettati dal virus e molti sono morti”.

In Africa meno del 2% è vaccinato contro il Covid-19

Per invertire la rotta in Africa servirebbero strumenti come ossigeno e vaccini, ma il costo è troppo elevato. Rispetto allo scorso anno, come fa notare l’Ansa, la domanda di ossigeno in Africa è aumentata del 50%, un sintomo di un maggior ricorso alla ospedalizzazione e di un sistema saturo che non riesce a contrastare con una campagna vaccinale le nuovi e più aggressive varianti.

In Africa le dosi di vaccino sono troppo poche e le promesse di invio non saranno mantenute fino al prossimo anno, quando l’Europa e il resto dei donatori dichiarerà sconfitto, o quasi, il Covid-19. Nel frattempo però in Africa si torna a morire e ad ammalarsi, denunciano i portavoce di associazioni e i governi.

Ad oggi nel continente risultano vaccinati meno del 2% della popolazione, per la precisione l’1,2%, che equivalgono a 15 milioni di persone, su un territorio che ne conta 1,314 miliardi (dati 2019).

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