Covid, il vaccino non è sufficiente: perché secondo l’OMS serve mantenere le restrizioni

Giorgia Bonamoneta

08/07/2021

Il green pass non frena i contagi, con questa dichiarazione l’OMS prende posizione e chiede ai Governi di tutto il mondo di mantenere alta l’attenzione per non ricadere in un nuova ondata.

Covid, il vaccino non è sufficiente: perché secondo l’OMS serve mantenere le restrizioni

Il Covid-19 non sembra darci pace. La variante Delta sta compiendo in Italia lo stesso percorso già fatto in Inghilterra. Con una maggioranza di presenza (90%) rispetto alla variante Alfa e Beta, questo virus ha contagiato 1.394 persone solo oggi. Non tanti, ma più di quanto ci si aspettava durante la stagione estiva. In risposta, mentre i morti di attestato su una media di 13 al giorno, il tasso di ricoverati è in continuo calo.

In questo modo però non stiamo sconfiggendo il virus, ma solo aumentando le probabilità di sviluppare varianti. Questo preoccupa dell’attuale diffusione del virus e della variante Delta, che è il 60% più contagiosa rispetto alla variante inglese, che già superava di contagiosità il virus originale.

A rinnovare la preoccupazione per la circolazione del virus è proprio l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Margaret Harris, portavoce dell’OMS, ha detto che “non siamo sicuri in questa fase che il vaccino prevenga le trasmissioni”. Come comportarsi dunque? Mentre i governi abbassano i limiti delle restrizioni, il virus potrebbe continuare a circolare con o senza vaccino.

Il vaccino non basta per limitare la diffusione del Covid: la preoccupazione dell’OMS

È un discorso scomodo, ma quello dell’OMS è un avvertimento scientifico, non politico. Quando si parla di riaperture si mette da parte la possibilità che con queste qualcuno si possa contagiare e morire. L’Italia però è stanca di stare ferma, rischia di indietreggiare ancora di più e di vedere sempre più lontano l’obiettivo “normalità”. L’economia ne ha risentito e così anche la popolazione che di quei numeri e quelle percentuali ci vive, ci mangia, ci paga l’affitto e le tasse.

Dall’altra parte, a litigarsi la piccola coperta del buon senso, c’è la necessità di non sacrificare nessuno. “Tutte le vite contano” dopotutto, anche se è stato messo in dubbio questo concetto in favore di una ripresa economica. L’equilibrio è difficile da mantenere, ma dopo più di un anno la necessità di trovare un accordo tra vite e crisi economica è sempre più impellente.

La nuova stangata di oggi, oltre il numero di contagi in rialzo, è sicuramente la presa di posizione dell’OMS contro i passaporti di vaccinazione (il tanto chiacchierato green pass o certificazione europea). “Essere vaccinati contro COVID-19 potrebbe non impedire la trasmissione”, ha dichiarato la portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità Margaret Harris e in merito ai passaporti si è espressa molto dubbiosa sulla loro efficacia contro la diffusione del coronavirus.

L’appello dell’OMS su Covid, varianti e vaccini

Le parole di Margaret Harris risalgono al 6 aprile, quando vennero annunciate le iniziative dei vari passaporti per potersi muovere in piena sicurezza in estate. Dopo i fatti di Maiorca e altre testimonianze sulla minor efficacia dei vaccini nei confronti della variante Delta, l’OMS torna a ripetersi.

Le varianti del Coronavirus” – ha detto il direttore dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus in conferenza stampa – “stanno attualmente vincendo la corsa contro i vaccini per colpa dell’iniqua produzione e distribuzione dei vaccini stessi”. Una dichiarazione che si aggiunge a quella della scorsa settimana, quando si è cercato di attirare l’attenzione su quello che stava accadendo in Africa in mancanza di vaccini.

La risposta dell’OMS, ancora una volta, è di mantenere quanto più possibile comportamenti adeguati alla situazione di crisi, che oggi sembra sotto controllo, ma che potrebbe facilmente degenerare in vista della stagione autunnale. In Italia si è paventata l’ipotesi di un nuovo lockdown, che potrebbe interessare solo chi non ha ancora concluso l’iter di vaccinazione. Per impedire che questo avvenga il consiglio dell’OMS è di mantenere la distanza di sicurezza, continuare a indossare le mascherine e di non esporsi a situazione di rischio, come assembramenti o stare all’interno di locali chiusi e poco ventilati senza la mascherina.

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