Criptovalute: cosa sono e come funzionano?

Claudia Cervi

23/06/2022

Novità dirompente degli ultimi anni, le criptovalute sono al centro di accesi dibattiti: tecnologia, moneta o mezzo di pagamento? Una guida completa per capire cosa sono veramente e come funzionano.

Criptovalute: cosa sono e come funzionano?

Cosa sono le criptovalute e come funzionano?

Le criptovalute nascono dal nuovo paradigma tecnologico della blockchain e rappresentano la novità più dirompente degli ultimi anni in ambito finanziario.
Che siano considerate un’applicazione di tecnologie digitali, monete virtuali decentralizzate o mezzo di pagamento, le criptovalute hanno stravolto il concetto di creazione di valore e per questo sono al centro di accesi dibattiti. C’è chi le considera beni rifugio definendole l’oro digitale e chi le guarda con sospetto per l’elevatissima volatilità. Per altri, tra cui Warren Buffett, sono «veleno per topi».

Opinioni e critiche a parte, capire cosa sono le criptovalute e come funzionano è qualcosa di fondamentale importanza soprattutto perché potrebbero davvero rappresentare il futuro.

Cosa sono le criptovalute

Le criptovalute sono monete digitali che utilizzano la crittografia per garantire la sicurezza, l’immutabilità e la trasparenza delle operazioni. Tutte le transazioni sono registrate in modo decentralizzato senza l’intermediazione di istituti centralizzati come banche e governi.

La Banca d’Italia le definisce «monete digitali decentralizzate create su internet, le quali costituiscono una rappresentazione digitale di valore e che vengono utilizzate come mezzo di scambio oppure detenute a scopo di investimento».

A differenza dei sistemi centralizzati tradizionali che coinvolgono gli intermediari per garantire la regolarità delle transazioni e, molto spesso, influenzano il valore della valuta, le valute virtuali sono state concepite per evitare tutto questo e, in quanto tali, sono altamente decentralizzate e svincolate dal controllo dei governi e delle istituzioni finanziarie - ed è uno dei motivi per cui molti fanno ancora fatica ad accettarle.

Le criptovalute sono dunque monete virtuali, decentralizzate e criptate, che vengono trasferite tra pari, ossia tramite la tecnologia peer-to-peer (p2p) - una tecnologia in cui i nodi non sono gerarchizzati, bensì equivalenti.

Come funzionano?

Ora che abbiamo un po’ più chiaro cosa sono le criptovalute, risulterà piuttosto utile capire come funzionano e su quali principi si basano. Le valute, o almeno la maggior parte, hanno per definizione un’origine digitale e derivano da un’operazione chiamata mining, termine che proviene dal gold mining, ossia l’attività di estrazione dell’oro.

In questo processo, i computer tendono a risolvere complessi problemi matematici che in cambio generano monete digitali. Gli users possono anche scegliere di comprare criptovalute dai broker per poi inserirle o spenderle tramite portafogli digitali.

Le criptovalute, o almeno la maggior parte di esse, sono pensate per introdurre nel sistema nuove unità di moneta, ma con dei limiti quantitativi imposti per evitare inflazione e per aumentare il loro valore. Nel caso del Bitcoin, ad esempio, l’attività di mining si interromperà quando saranno raggiunte 21 milioni di unità.

L’attività di mining è libera, il che significa che chiunque può produrre criptovalute, sempre secondo i limiti prima accennati. In altre parole, e tramite determinati algoritmi, bisogna far avvenire il pagamento ed evitare la duplicazione del denaro. Ci riferiamo al problema della doppia spesa, double spending, per cui la valuta paga il servizio ma rimane nel portafogli, sdoppiandosi.

Il concetto di Blockchain

La transazione convalidata viene anche definita con il termine blocco. Nel momento in cui avviene la convalida - che deve avvenire con l’ok del 50%+1 dei nodi della rete - ogni blocco completato viene aggiunto alla blockchain, la quale è letteralmente una catena composta da tutti i blocchi di transazioni completati.

La blockchain non è altro che un registro pubblico di tutte le transazioni effettuate tramite criptovalute ed è visibile da tutti i miner. Una volta iniziata, ciascuna transazione è da considerarsi irreversibile. In altre parole, capire come funzionano le criptovalute non può prescindere la comprensione del concetto di blockchain.

Le critiche alle criptovalute

Nonostante il fenomeno criptovalutario sia in decisa ascesa, lo stesso non ha mancato di attirare su di sé numerose critiche da parte di diversi analisti e personaggi di spicco dell’alta finanza. Ad essere rimproverata, il più delle volte, è l’estrema volatilità delle monete digitali che ha spaventato e continua a spaventare chi decide di investirci.

Anche il fatto di non essere sottoposte ad alcuna autorità ha portato numerosi governi a guardare con sospetto il fenomeno, mentre altri, come la Cina, hanno adottato vere e proprie misure per contrastare l’ascesa delle criptovalute. Meno controlli stanno a significare più possibilità di compiere attività illecite.

Le criptovalute più famose

Le criptovalute possono vantare un grande valore di mercato. Chi sceglie di utilizzarle può sia decidere di crearle (mining) sia decidere di investirci sopra. Cosa sono e come funzionano le criptovalute dovrebbe essere più chiaro ora, per cui vale la pena di chiedersi quali siano le monete digitali più famose.

Fondata nel 2009, è stata la prima criptovaluta decentralizzata a fare il proprio ingresso sul mercato. Il successo del Bitcoin, ormai diviso a metà, ha sempre sbalordito.

Oggi può vantare una quotazione che viaggia attorno ai 20.000 dollari, dopo aver raggiunto pochi mesi fa un valore record a 67.000 dollari. Ma come è possibile comprare Bitcoin ed entrare a far parte di questa nuova futuristica realtà?

Il grande rivale del Bitcoin. Il cambio tra Ethereum e dollaro (ETH/USD) viaggia oggi sui $1.100, ma poco tempo fa ha sfondato la soglia dei $4.800.

Qual è la differenza con il Bitcoin, ma soprattutto quale tra le due criptovalute può considerarsi la migliore?
Quanto vale un Ethereum in euro, ma soprattutto come faccio a comprare? Anche in questo caso il processo è meno difficile di quanto sembri e le domande sono più lecite che mai.

Oltre a Bitcoin ed Ethereum, vale la pena di notare l’ascesa di un’altra valuta digitale, Binance Coin (BNB), che ha messo a segno performance strabilianti: lanciata nel 2017 come moneta di scambio da usare su Binance, una delle principali piattaforme di scambio di criptovalute, BNB è passata da un valore di pochi centesimi di dollaro a 660 dollari a novembre 2021, per poi assestarsi attorno a 220 dollari a giugno 2022.

Ovviamente queste sono solo alcune delle monete digitali esistenti e il mercato appare oggi più ricco che mai: da Cardano fino a Polkadot. Una volta capito cosa sono le criptovalute e come funzionano, sarà davvero il momento di investire in questo settore?

Criptovalute e stablecoin: differenze

Non tutte le criptovalute sono soggette a forti fluttuazioni di valore: tra le monete digitali si sono fatte strada le stablecoin, criptovalute ancorate ad asset di riserva stabile (come l’oro) o a una valuta (come il dollaro) e pertanto meno volatili. Almeno sulla carta: non tutte le stablecoin hanno come sottostante una materia prima o una valuta fiat e questo può renderle instabili.

La bassa volatilità delle stablecoin ha favorito la loro diffusione come mezzo di pagamento, specie in quei Paesi caratterizzati da alta inflazione. Inoltre le stablecoin sono utilizzate per le operazioni di hedging in portafogli di criptovalute oppure come ponte tra le valute fiat e le valute virtuali.

Le principali stablecoin disponibili sul mercato e in ordine di market cap sono:

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