Criptovalute, previsioni 2022: cosa aspettarsi secondo gli esperti

Gabriele Stentella

22/12/2021

Quali previsioni si prospettano per le criptovalute nel 2022 dopo un 2021 dalle grandi sorprese? Ecco cosa ne pensano gli analisti.

Criptovalute, previsioni 2022: cosa aspettarsi secondo gli esperti

Criptovalute, quali previsioni per il 2022? - Complessivamente gli ultimi 12 mesi si sono rivelati fruttuosi per le criptovalute, che hanno spesso raggiunto nuovi massimi storici e catturato sempre più l’interesse delle istituzioni finanziarie globali.

La cavalcata di Bitcoin verso i $70.000 ha sicuramente monopolizzato l’attenzione degli appassionati, e lo stesso vale per le performance di Ethereum, che su base annua ha mostrato una crescita di gran lunga superiore a quella della Regina delle criptovalute. Hanno sorpreso anche i risultati delle crypto meme Shiba Inu e Dogecoin, e l’avanzata delle valute digitali definite «Ethereum killer», ovvero Polkadot, Cardano, Solana, Chainlink, alle quali si sommano molti altri token che perseguono come obiettivo il miglioramento dell’ecosistema della finanza decentralizzata.

Criptovalute: previsioni per il 2022

A ridosso della fine dell’anno diversi analisti hanno messo in luce alcuni elementi che durante il prossimo anno potrebbero influenzare in positivo o in negativo l’andamento delle diverse crypto, condividendo le loro previsioni per il mondo delle criptovalute.

1. Regolamentazione

Molti analisti non hanno dubbi sul fatto che il 2022 sarà l’anno delle regolamentazioni, specialmente se si guarda agli Stati Uniti. Le autorità USA stanno ancora esaminando gli interventi da adottare e quali direttive fornire ai possessori di token, anche se per il momento non appare verosimile l’introduzione di divieti rigidi sull’esempio di quelli messi in campo dalla Cina. Il numero uno della SEC Gary Gensler ha sottolineato in più occasioni che la valute digitali presentano troppi rischi per i trader, nonostante ciò in un’intervista il presidente della Federal Reserve Jerome H. Powell si era detto contrario ai divieti sulle crypto.

Avere norme chiare che regolino le compravendita di token e la loro offerta sul mercato può sicuramente limitare i rischi per i trader, come ad esempio truffe o furti di valuta dagli exchange. Di contro c’è chi sostiene che gli annunci normativi possano determinare molta instabilità sull’andamento di determinati crypto asset. Ovviamente per prevedere i movimenti delle criptovalute nei prossimi 12 mesi sarà necessario monitorare anche le norme adottate da altri paesi che ricoprono un ruolo di primaria importanza nel mining, vale a dire Russia, Kazakistan, Canada e India.

2. Fiducia dalle grandi società

Per molti il 2022 sarà l’anno in cui si assisterà a un’ulteriore adozione istituzionale di Bitcoin e le altre valute digitali. Fino a ora molte società hanno aperto le porte alle crypto: basti pensare all’annuncio di Paypal sull’inserimento di un servizio per il trading di BTC o all’introduzione di Dogecoin come metodo di pagamento per alcuni gadget da parte di Tesla. Negli USA inoltre molti amministratori locali come il sindaco di New York Eric Adams e quello di Miami Francis Suarez hanno manifestato la volontà di rendere crypto friendly le proprie città. Se da un lato l’adozione istituzionale può migliorare la reputazione della criptovalute, gli esperti non nascondono qualche dubbio sull’impiego di crypto per pagare le tasse o gli stipendi dei dipendenti del settore pubblico e privato. Bisogna però riconoscere che l’accettazione dei token digitali tra gli esercenti e le grandi società rappresenta un obiettivo realizzabile e di notevole importanza per il futuro delle crypto.

“Abbiamo lanciato Crypto Smart Market, il primo metodo di pagamento per usare Bitcoin nella economia reale. Abbiamo voluto creare un servizio che possa rendere le criptovalute utilizzabili nella vita di tutti i giorni. Si tratta a tutti gli effetti di un nuovo metodo di pagamento che permetterà di rivoluzionare la percezione del consumatore sulle criptovalute grazie anche all’abbassamento delle fee come ulteriore misura per la diffusione dei pagamenti e accrescendo via via il livello di fiducia e credibilità in uno strumento ancora poco conosciuto e su cui molti nutrono ancora perplessità”.

Afferma Alessandro Ronchi, socio fondatore di Crypto Smart, la prima piattaforma italiana di asset digitali. Inoltre aggiunge:

“L’utilizzo di monete virtuali può essere considerato uno degli strumenti che faciliteranno la crescita dell’e-commerce. Infatti la rivoluzione digitale consiste principalmente nello sviluppo di meccanismi disintermediati tra i quali sono annoverati anche i pagamenti con moneta virtuale poiché avvengono in modalità peer to peer e decentralizzata, senza l’intervento degli istituti di credito. Con l’avvento di internet abbiamo assistito alla diffusione di Skype e Messenger nonché di piattaforme video come YouTube e Netflix: il prossimo passo sarà l’affermazione dei pagamenti peer-to-peer che completa di fatto la rivoluzione digitale di Internet”.

3. ETF e criptovalute

Il 2021 è stato segnato dal lancio dei primi Exchanged Traded Fund su Bitcoin da parte di società come Valkirye Funds o ProShare. Si ricorda che gli ETF di questo tipo permettono agli investitori di eseguire operazioni su contratti futures che hanno come sottostante Bitcoin, in alternativa alle comuni operazioni di compravendita eseguibili sugli exchange, che sono ancora prive di una regolamentazione.

Non si esclude che molte società statunitensi possano richiedere alla SEC l’approvazione dei propri ETF sulle valute con la più alta capitalizzazione di mercato, elemento che faciliterebbe il trading da parte dei grandi investitori. Alcuni analisti credono che così facendo i grandi trader USA potrebbero influenzare le quotazioni dei principali crypto asset, anche se è bene ricordare che il mercato delle criptovalute è per sua natura estremamente volatile e slegato ad alcune delle comuni dinamiche dei mercati finanziari tradizionali.

4. Focus sul Bitcoin

Come è ormai noto, le oscillazioni del prezzo di Bitcoin possono ripercuotersi sull’andamento di altre valute digitali, che in alcuni casi tendono a replicarne il trend, mentre in altri si mostrano più propense a muoversi in controtendenza a BTC. Anche in seguito alle recenti flessioni, che hanno portato la prima crypto per capitalizzazione di mercato ai minimi su base mensile, la maggior parte degli analisti considera BTC ancora bullish nel lungo periodo. L’analisi dei dati storici di altcoin come Ethereum, Bitcoin Cash o Litecoin può aiutare a comprendere meglio la correlazione tra i movimenti di Bitcoin e quelli di quest’ultime. Molti esperti hanno consigliato agli investitori di gestire al meglio la propria emotività nel breve periodo, poiché anche nel 2022 potrebbero verificarsi forti e rapide oscillazioni, sia al ribasso che al rialzo.

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