Crisi in Grecia e referendum, ultimo sondaggio: cittadini equamente divisi tra “Sì” e “No”

Flavia Provenzani

3 Luglio 2015 - 13:38

I risultati dell’ultimo sondaggio di Bloomberg mostrano che il “No” al salvataggio europeo sta perdendo quotazioni in vista del referendum di Domenica 5 luglio in Grecia.

Crisi in Grecia e referendum, ultimo sondaggio: cittadini equamente divisi tra “Sì” e “No”

I greci sono divisi uniformemente su come votare al referendum di questa Domenica sull’accettare o meno i termini dell’accordo di salvataggio dei creditori, come mostrano gli ultimi sondaggi di Venerdì.

Un nuovo sondaggio d’opinione commissionato da Bloomberg mostra che il 43% dei cittadini greci hanno in programma di votare «No» al piano di austerità, rispetto al 42,5% dei greci che ha intenzione di votare «Sì» al salvataggio europeo.

Gli ultimi dati indicano un calo a favore dei «No», dati al 52% sabato scorso.

Il sondaggio suggerisce che il referendum di Domenica potrebbe non riuscire a produrre un chiaro vincitore, aumentando potenzialmente le divisioni a livello politico locale e internazionale di cui la Grecia è già protagonista da molti mesi.

«Questo referendum ha diviso la società greca in due gruppi con una diversa comprensione della questione in corso,»

ha detto Nikos Marantzidis, sondaggista e professore di scienze politiche, a Bloomberg. La Grecia è divisa tra

«chi pensa davvero che il futuro del paese è fuori della zona euro e anche dall’Unione europea, e coloro che considerano il referendum una tattica di negoziazione.»

Un altrosondaggio condotto dall’istituto ALCO, pubblicato sul quotidiano greco Ethnos venerdì, indica che le quotazioni di vincita del “Si” sono in sensibile recupero.
Il “si” al piano di salvataggio è in leggero vantaggio al 44,8% contro il 43,4% per il «no». Gli astenuti solo all’11,8%.

Per approfondire: Referendum in Grecia, sondaggi: “Si” in vantaggio di misura

Referendum in Grecia: cosa succede se vince il “Sì”
Una vittoria del «Sì» al referendum porterà al ritorno della Grecia al tavolo delle trattative con i ministri delle finanze dell’Eurogruppo, che spingeranno Atene ad accettare le condizioni di salvataggio simili a quelle respinte dal partito Syriza la scorsa settimana. In una situazione del genere, il governo di Tsipras sarà probabilmente costretto a dimettersi.

Referendum in Grecia: cosa succede se vince il “No”
In caso di vincita del «No» sarà possibile assistere all’uscita della Grecia della zona euro, con il rischio di una possibile - e ancora più grande - ripercussione sul mercato finanziario.
Il dibattito sul futuro del paese raggiungerà il culmine venerdì sera, con lo svolgimento degli ultimi comizi e manifestazione delle due fazioni rivali.
Le manifestazioni per il «Sì» e il «No» si svolgeranno in luoghi molto vicini l’uno dall’altro nel centro della città di Atene.

I commenti del FMI
Ad alzare la posta in gioco sul voto di Domenica, arrivare un report del FMI pubblicato giovedì, in cui il Fondo avverte che, per evitare il collasso finanziario, la Grecia avrebbe bisogno di una riduzione addizionale del debito per un importo di 50 miliardi di euro. Una prospettiva desolante per un paese che ha già subito sei anni di recessione.

L’economia va avanti a ritmo dimezzato a causa del controllo sui capitali imposto alle banche della Grecia; i greci residenti all’estero stanno ordinando merci e prodotti alimentari online per i anziani che non possono prelevare contanti perché non in possesso di una carta di credito.

Fonte: Telegraph

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